Val d'Aosta, morti due alpinisti: precipitati per 200 metri in Val Ferret vicino Courmayeur. Sono due piemontesi

Sono stati recuperati, ormai senza vita, due alpinisti che si trovavano in Val Ferret, a Courmayeur, in Valle d’Aosta. Ad intervenire è stato il Soccorso Alpino Valdostano. I due sono precipitati a causa del probabile cedimento dell'ancoraggio. A dare l’allarme un terzo compagno, unico rimasto ancorato in parete. Il primo sorvolo dell'elicottero SA1 ha permesso il recupero dell'alpinista che si è salvato e che si trovava a quota 3500 metri. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Cede un ancoraggio, morti due alpinisti sul Monte Bianco. L’esatta dinamica dell’incidente e le operazioni di riconoscimento e di polizia giudiziaria sono affidate al Sagf di Entreves-Courmayeur. Tragedia ieri pomeriggio verso le 15.30 in Val Ferret (La Provincia di Biella)

Questo ha pensato Luciano Peirano, 58 anni, di Carasco (Genova), l’alpinista superstite della sciagura sul monte Greuvetta, nel massiccio del Monte Bianco. Peirano spiega all’amico che cosa è accaduto su quella parete grigia, a cento m… (La Stampa)

I corpi degli altri due compagni scalata sono stati recuperati senza vita. Due alpinisti sono morti dopo essere precipitati in Val Ferret, nel comune di Courmayeur, a causa del probabile cedimento di un ancoraggio. (Giornale La Voce)

Sono precipitati dal Mont Greuvetta (Massiccio del Monte Bianco) per 200 metri davanti agli occhi del compagno di cordata. La tragedia è avvenuta a causa del probabile cedimento di un ancoraggio. (Gazzetta Matin)

Grave incidente questo pomeriggio verso le 15.30 in Val Ferret. Due alpinisti, a causa del probabile cedimento dell’ancoraggio, sono precipitati e sono morti sul Mont Greuvetta, nel Massiccio del Monte Bianco. (AostaSera)

Sono due torinesi gli alpinisti precipitati ieri sul massiccio del Monte Bianco: sono Marco Bagliani, di 59 anni, di Torino, e Luca Giribone (34) di Bricherasio (Torino). La caduta è stata causata del probabile cedimento di un ancoraggio. (La Stampa)