Italiano arrestato in Venezuela e subito liberato

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ESTERI

Un cittadino italo-venezuelano, il cui nome non è stato divulgato per ragioni di privacy, è stato fermato il 7 gennaio 2025 alla frontiera terrestre tra Colombia e Venezuela, precisamente a Cucuta. L'arresto, avvenuto attorno alle 11 del mattino, è stato segnalato alla Farnesina alle 14 (le 19 in Italia). Immediatamente, il viceconsole onorario di Tachira è stato coinvolto, e il commissario della polizia diplomatica a Maracaibo è stato contattato per intervenire nella situazione.

Il fermo, durato circa cinque ore e mezzo, si è concluso con la liberazione del connazionale alle 16 dello stesso giorno. La famiglia dell'uomo è stata prontamente informata dell'accaduto. Le autorità venezuelane non hanno fornito ulteriori dettagli sulle presunte attività illegali che avrebbero motivato l'arresto, e non risultano altri casi di connazionali fermati nello stesso contesto.

Il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, ha recentemente annunciato la cattura di 125 stranieri provenienti da 25 diversi paesi, accusati di praticare il terrorismo contro la popolazione locale. Tra questi, sette persone sono state arrestate nelle ultime ore: due cittadini statunitensi, due colombiani e tre ucraini. Maduro ha definito questi individui come "mercenari", sottolineando la gravità delle accuse mosse contro di loro.

L'episodio del cittadino italo-venezuelano si inserisce in un contesto di tensioni crescenti tra il governo venezuelano e le presunte attività terroristiche attribuite a stranieri.