Camicie nere, fez e cori fascisti: il raduno di Predappio è un tuffo nel 1922
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Versi di Faccetta nera urlati a squarciagola, tricolori fieramente sventolanti e l’immancabile «Camerata Mussolini, presente!». Non è l’incipit di un film di Corrado Guzzanti, ma la surreale scenografia che, oggi, ha accompagnato i neofascisti giunti a Predappio per tributare il duce e festeggiare, in una maniera un po’ sui generis, il centenario della Marcia su Roma. Ironia della sorte, nel giorno in cui il neo ministro Piantedosi ha annunciato il pugno duro contro rave e raduni non organizzati come reazione al free party attualmente in svolgimento a Cittanova, vicino Modena, duemila nostalgici dell’olio di ricino hanno scelto di riunirsi nel comune simbolo della memoria divisa di questo Paese per dare seguito al loro, di “rave”. (Rolling Stone Italia)
La notizia riportata su altre testate
Secondo lo storico Luciano Canfora, il Gran Consiglio avrebbe utilizzato il mito romano per legittimare il carattere antidemocratico delle proprie politiche, nonché per esaltare l’imperialismo coloniale, il concetto di disciplina, il mito del capo carismatico. (IlSudEst)
Anche da Ferrara, come dimostrato dai numerosi video che ritraggono l’esponente, che siede tra i banchi della maggioranza che sostiene la giunta di Alan Fabbri, in corteo con gli Arditi, tra bandiere tricolore, saluti romani e camicie nere in marcia che intonano ‘Faccetta nera‘, verso la cripta del Duce. (Estense.com)
Ed è anche un cambio di clima, in una giornata attesa – e temuta – per le sue numerose implicazioni. Di Quinto Cappelli "Così numerosi e disciplinati siete uno spettacolo veramente commovente". (il Resto del Carlino)
«Io il saluto romano lo faccio lo stesso, mi denunciassero pure, ne ho già tante di denunce», urla un signore attempato sugli scalini del cimitero di Predappio. (Gazzetta del Sud)
Bimbi vestiti da balilla, camicie nere, croci celtiche, magliette e tatuaggi con il Duce, slogan fascisti e saluti romani. Al cimitero di Predappio, comune romagnolo che diede i natali a Benito Mussolini, va in scena il 100esimo anniversario della Marcia su Roma. (Il Riformista)
'Camerata Benito Mussolini!' 'Presente!' gridano per tre volte i nostalgici del Ventennio quando il corteo arriva al termine, davanti al cimitero di Predappio. Dal palchetto allestito sulle scale del cimitero Mirco Santarelli degli Arditi chiede di mettersi una mano sul cuore invece che fare il saluto romano per commemorare il duce, per non rischiare una denuncia di apologia di fascismo, ma il consiglio non viene rispettato da tutti visto che in molti alzano il braccio, in attesa di entrare nella cripta. (La Nuova Sardegna)