Giubileo 2025, Papa Francesco apre la Porta santa nel carcere di Rebibbia. Poi la messa con i detenuti: “Non perdete mai la speranza”

Nella mattinata di Santo Stefano Papa Francesco ha aperto la seconda Porta santa nel carcere romano di Rebibbia, voluta proprio da lui per coinvolgere la popolazione carceraria nel Giubileo 2025. Il pontefice ha varcato la soglia a piedi e non sulla sedia a rotelle, come invece aveva fatto la vigilia di Natale aprendo la porta principale, nella basilica di San Pietro. Accanto a lui il vescovo ausiliare di Roma, monsignor Benoni Ambarus. (Il Fatto Quotidiano)

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A San Pietro per la vigilia di Natale è rimasto seduto sulla carrozzina, questa volta, si è alzato in piedi e, camminando con difficoltà, ha bussato al portone di bronzo della cappella: così papa Francesco ha aperto la seconda Porta Santa del giubileo, nel carcere di Rebibbia (la Repubblica)

Presente assente. Quando a chi scrive capitò, anni fa, di entrare nel laboratorio senese di Vico Consorti, autore della Porta Santa di San Pietro, già molto anziano, l’impressione fu quella di un vegliardo senza tempo, in simbiosi anzi fuso anche lui con le sue opere. (L'HuffPost)

CITTÀ DEL VATICANO Mentre entra a Rebibbia, sospinto sulla sedia a rotelle, Francesco si guarda intorno assorto. (Corriere Roma)

Padre Lucio, cappellano a Rebibbia: «Noi non siamo le nostre colpe»

I pellegrini arrivano da tutto il mondo, ma anche da tutta Italia.… (Repubblica Roma)

Bergoglio, a differenza di quanto accaduto all'apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, ha attraversato la soglia sulle proprie gambe per poi raggiungere l'altare per la Santa Messa sulla sedia a rotelle. (Corriere TV)

«È un giorno memorabile, ma il Giubileo non deve durare un giorno. Desideriamo che diventi occasione di cambiamento per i detenuti e per l’intera società, perché il carcere non sia più considerato uno scarto ma un luogo di riscatto. (Avvenire)