Salis, le incursioni della sinistra? Un danno per tutti

Dopo aver reso la vicenda giudiziaria di Ilaria Salis (nella foto) un caso mediatico, negli ultimi giorni abbiamo assistito a una vera e propria politicizzazione del processo a suo carico in Ungheria. Prima la delegazione in pompa magna dei parlamentari di sinistra nell'aula di tribunale di Budapest, poi l'ipotesi della candidatura con il Pd, infine l'appello rivolto alla Salis e a suo padre «non siete soli, vi sostiene l'Italia antifascista» a cui Roberto Salis ha prontamente risposto affermando in una lettera a Repubblica: «Non si può stare a guardare questi tentativi di riesumazione dell'ideologia nazista o fascista». (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre testate

Il portavoce del governo ungherese Kovacs: "Si è trattato di un atto pianificato" da parte di una persona che ora "viene dipinta come una martire" (LAPRESSE)

Oggi è prevista la seconda udienza del processo per l’attivista milanese, che in Aula ha presentato anche un foglio scritto di suo pugno che autorizza la stampa a pubblicare le immagini che la vedono con le manette ai polsi. (Corriere della Sera)

Da settimane migliaia di ungheresi stanno scendendo in piazza per chiedere le sue dimissioni. Le elezioni europee si avvicinano e il caso Ilaria Salis è diventata una ghiotta opportunità per Viktor Orbán per scagliarsi contro la sinistra e distrarre dai guai interni. (la Repubblica)

Lo ringrazio davvero tanto per il suo coinvolgimento». Mi ha molto impressionato che abbia telefonato lui in prima persona e che lo abbia fatto con questa rapidità. (Il Sole 24 ORE)

Avrò una coscienza callosa ma la vicenda di Ilaria Salis non mi commuove. Un secolo fa ho frequentato le aule giudiziarie ed ho sempre visto gli avvocati comportarsi in modo umile e implorante – ai limiti di Fantozzi, per intenderci – ogni volta che si rivolgevano ai magistrati. (Italia Oggi)

«Sono molto contenta, ringrazio davvero il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Mi ha molto impressionato che abbia telefonato lui in prima persona e che lo abbia fatto con questa rapidità. Lo ringrazio davvero tanto per il suo coinvolgimento». (Avvenire)