Putin propone un'amministrazione Onu per l’Ucraina. No degli Usa
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Marco Guerra – Città del Vaticano Un’amministrazione transitoria dell’Onu per organizzare elezioni presidenziali in Ucraina e soltanto dopo negoziare un accordo di pace con le nuove autorità. La proposta arriva direttamente da Putin che ha sempre messo in discussione la legittimità dell'attuale governo ucraino e del presidente Volodymyr Zelensky. Vance parla di “progressi incredibili” Il presidente ucraino bolla la dichiarazione di Putin come un tentativo di prolungare la guerra e di ostacolare ogni possibilità di negoziati. (Vatican News - Italiano)
Su altre testate
La visita a Murmansk è stata la seconda apparizione militare di alto profilo di Putin in una settimana: un chiaro segnale a Kiev e alle capitali occidentali. «Stiamo inasprendo la nostra retorica in modo che le nostre richieste a Kiev siano ascoltate e accettate» ha dichiarato un diplomatico russo al Moscow Times. (Corriere del Ticino)
Mosca: l'Ucraina “ha praticamente distrutto” la stazione di gas di Sudzha (Video) (RaiNews)
Troppe volte la parola data è stata disattesa dallo zar, perché adesso dovrebbe mantenere la parola? Il vero problema per le cancellerie del mondo è come fare rispettare l’eventuale raggiungimento della pace in Ucraina (Corriere della Sera)
Questa è stata la proposta per l'Ucraina avanzata dal presidente russo, Vladimir Putin, durante una visita ai militari nella base di sottomarini nucleari a Murmansk. Il leader russo infatti non riconosce Volodymyr Zelensky come un presidente legittimo "perché - sostiene - non ci sono state elezioni" e "la Russia non saprebbe con chi firmare" un accordo di pace. (Adnkronos)
Oggi Trump riesce a portarli al tavolo delle trattative perché nessuno dei contendenti vuole apparire come il vero responsabile del fallimento della mediazione americana. Ma alla base non c’è un’autentica volontà di pace e i fondamentali della guerra restano più vivi che mai. (Corriere della Sera)
A Murmansk, nell’estremo nord della Federazione, con alle spalle gli abissi russi del mare di Barents e il sottomarino nucleare Arkhangelsk, parla un Putin maximo, presidente atomico. (Domani)