Scontro in Senato tra Renzi e La Russa
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Roma, 28 dicembre 2024 - Durante le dichiarazioni di voto sulla manovra economica, il Senato è stato teatro di un acceso confronto tra Matteo Renzi, leader di Italia Viva, e Ignazio La Russa, presidente del Senato. Renzi, nel suo intervento, ha criticato duramente il governo, accusandolo di violare le regole della democrazia parlamentare e di superare il bicameralismo paritario, violando la Costituzione. La Russa, in risposta, ha invitato Renzi a proseguire senza impartire lezioni, sottolineando che la mancanza di silenzio assoluto in aula è una regola.
Il dibattito si è infiammato ulteriormente quando Renzi ha chiesto a La Russa di far rispettare il silenzio in aula, ricevendo in cambio un richiamo alla cortesia e alla verità. La tensione è salita quando Renzi ha accusato La Russa di interromperlo in diretta televisiva, esigendo rispetto per l'opposizione. La Russa ha ribattuto, affermando che Renzi deve abituarsi a non sfuggire alla verità.
Nel contesto delle dichiarazioni di voto, Renzi ha anche criticato la premier Giorgia Meloni, ricordando che aveva promesso di non prendere a schiaffi il Parlamento, ma che ora il governo sta violando tutte le regole della democrazia parlamentare. Renzi ha sottolineato che il 99,7% dei provvedimenti degli ultimi due anni, voluti dal governo, sono stati approvati con una sola lettura, evidenziando così una prassi che, a suo avviso, mina il principio del bicameralismo.
La manovra economica, su cui il governo ha posto la fiducia, è stata approvata dal Senato con 112 voti favorevoli. Tuttavia, non sono mancate polemiche e malumori, anche all'interno della stessa maggioranza. Il relatore di Fratelli d'Italia, Liris, si è dimesso per protesta contro quello che ha definito un "monocameralismo di fatto".