Il tailoring flou conquista Parigi
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Il finale della sfilata Miu miu spring-summer 2025 (ph Francesc Ten/MFF) Tra debutti eccellenti, seconde stagioni, riconferme di top brand, Parigi chiude alla grande il fashion month dedicato al womenswear per la primavera-estate 2025. A conquistare i buyer intervistati da MFF, collezioni glam, giocate tra femminilità ed empowerment, che, come visto a Milano, a volte rivisitano codici passati con successo, altre scommettono su creatività e romanticismo (Milano Finanza)
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Nelle sfilate dell'ultima Paris Fashion Week per quanto riguarda i capelli si sono visti gli anni '80 ma anche gli anni '70, gli anni '90 come gli anni '20 (ma del Novecento), ispirazioni 2000 e perfino 2010. (Elle)
Dopo otto giorni intensissimi, ricchi di emozioni e sorprese, anche la settimana della moda di Parigi è giunta a termine. (Cosmopolitan)
Andata in scena subito dopo New York, Londra e Milano, si è trattato di una settimana intensissima, ricca di emozioni e sorprese: basti pensare all'attesissimo debutto di Alessandro Michele come direttore creativo di Valentino, un Pavillon des Follies – e specialmente di fiocchi –, presentato al cospetto di Harry Styles e molte altre celeb amiche del designer sin dai tempi di Gucci. (Cosmopolitan)
C’è chi non abbandona la comodità del super-flat e chi si erge su trampoli dal côté fanciullesco. D’altronde, in passerella, spesso l’estro è condensato proprio lì; nell’estremità di una mano che tiene in trappola una clutch bizzarra, o in punta (o quasi) di piedi, rivestiti di creatività. (Elle)
Nella mancanza di forme o soluzioni nuove, la fashion week francese ha raccolto sì tanti dejà vu, ma ha regalato anche la vertigine di un’inedita riflessione biopolitica. (AMICA - La rivista moda donna)
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