Raid punitivo contro un'insegnante di sostegno: 'Vietare le chat dei genitori. Riflesso di una società frustrata'
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La notizia riportata su altri giornali
Un’aggressione violenta che sarebbe legata ad una denuncia sporta da alcuni genitori, che lamentano presenti comportamenti a sfondo sessuale della donna nei confronti di alcuni alunni minorenni. La richiesta era arrivata dalla dirigente scolastica, dopo l’episodio della scorsa settimana. (CremonaOggi)
'A Castellammare di Stabia si è superato ogni limite: un docente è finita vittima di un raid punitivo, scatenato da un'accusa gravissima lanciata senza alcuna prova e amplificata dal tam-tam delle chat di gruppo. (Ottopagine)
Giovedì scorso, 14 novembre, presso una scuola media di Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia, un’insegnante di sostegno è stata violentemente aggredita da circa trenta genitori che hanno fatto irruzione nell’istituto. (BlogSicilia.it)
È accaduto nel plesso di Scanzano della scuola media Salvati, una zona di Castellammare di Stabia nella provincia di Napoli. Prima le accuse di abusi e poi l'irruzione a scuola come una furia, tanto da degenerare in una feroce aggressione: così una professoressa di sostegno è stata picchiata da una trentina di genitori ed è finita in ospedale con un trauma cranico, provocato dai colpi ricevuti. (ilmessaggero.it)
È stata la stessa preside dell'istituto Salvati, Donatella Ambrosio, a chiedere la presenza delle forze dell'ordine visto il permanere di un clima pesante intorno alla vicenda. (leggo.it)