Flat tax a tre aliquote sul reddito concordato: la proposta del CNDCEC

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Informazione Fiscale ECONOMIA

Una flat tax a tre aliquote, dal 10 al 15 per cento, per le partite IVA che aderiranno al concordato preventivo biennale. La proposta arriva dal CNDCEC e si inserisce tra i correttivi richiesti per rendere più conveniente siglare il patto con il Fisco Flat tax dal 10 al 15 per cento, graduata in base al livello di affidabilità fiscale, per i titolari di partita IVA che aderiranno al concordato preventivo biennale. (Informazione Fiscale)

La notizia riportata su altri media

170 (Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di regime di adempimento collaborativo e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale) rinviata ieri ed estesa anche alla Commissione finanze della Camera. (Adnkronos)

Concordato a rischio con i cambi di regime. Passaggio indolore probabile, invece, se il contribuente nel corso dell’anno 2024 esce dal regime forfetario e passa al regime semplificato e/o ordinario. (Italia Oggi)

Ancora ritocchi al calendario fiscale, con la messa a regime per i titolari di partita Iva del termine del 31 luglio per i versamenti risultanti dalle dichiarazioni e l’ampliamento a 60 giorni del termine per la regolarizzazione degli avvisi bonari. (Italia Oggi)

Concordato, cambi demotivanti

Le correzioni al concordato preventivo biennale vanno nella giusta direzione ma sono necessarie altre modifiche all’impianto normativo per rendere il concordato più efficace ed equo e per migliorare la fedeltà fiscale. (Confartigianato)

Appena il 2 per cento dei 4,5 milioni di partite Iva potenzialmente interessate all’operazione hanno aderito. Il flop (PA Magazine)

Per aderire al CPB occorre rispettare i requisiti di accesso ma dall’esame della normativa possono sorgere dubbi in merito all’applicazione delle varie disposizioni. Il pericolo è commettere errori con conseguenze sanzionatorie pesanti per il contribuente. (Ipsoa)