Fitto nel mirino dei socialisti francesi: "Nessuna vicepresidenza per l'estrema destra italiana"

Si terrà il prossimo 12 novembre l’audizione parlamentare di Raffaele Fitto in qualità di vicepresidente esecutivo dell’Ursula bis. L’attuale ministro per gli Affari europei del governo Meloni può contare sul pieno sostegno del Ppe, ma deve fare i conti con l’ostilità dei socialisti, pronti a tutto pur di escluderlo dalla squadra della von der Leyen. “Per noi è chiaro: nessuna vicepresidenza per l’estrema destra italiana” il monito su X del leader dei socialisti francesi Rafael Glucksmann. (il Giornale)

Su altri giornali

Ma in realtà, l’ex ministro italiano rischia di più per le divisioni dei Popolari. In vista dell’audizione nella commissione di merito del 12 novembre, Rafael Glucksmann mette in chiaro che lui e i suoi colleghi socialisti di altre delegazioni nazionali – non sosterranno il candidato it… (L'HuffPost)

Le più attese però sono quelle che si terranno martedì 12 novembre, quando toccherà ai vicepresidenti esecutivi del nuovo «governo» von der Leyen. Ieri gli eurodeputati delle commissioni parlamentari competenti per tema hanno esaminato i primi quattro candidati e proseguiranno da oggi a giovedì al ritmo di sei audizioni al giorno, poi di nuovo quattro venerdì. (il manifesto)

Tre settimane fa era stata la capogruppo di S&D, Iratxe Garcia Peres, a spiegare esplicitamente che “il gruppo non è in grado di sostenere un voto favorevole per il rappresentante italian… (la Repubblica)

Incognita socialisti sui commisssari chiave

Continuano i segnali da parte dei socialisti al Parlamento europeo di un’impossibilità a sostenere Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo della Commissione europea nell’audizione parlamentare che si terrà martedì prossimo, anche se la delegazione del Pd è a favore. (Corriere della Sera)

Malta, Slovacchia, Grecia e Lussemburgo: i primi candidati auditi ieri — Glenn Micallef, Maroš Šefčovič, Apostolos Tzitzikostas e Christophe Hansen — sembrano già pronti a varcare la soglia dell’approvazione, grazie al sostegno dei grandi gruppi Ppe, S&D e Ecr. (LA NOTIZIA)

BRUXELLES – Volge al termine il ciclo di audizioni parlamentari dei commissari designati nella nuova Commissione europea. Sono pronti a scombussolare gli equilibri europei mentre a Washington si appresta a governare Donald Trump? Cominciamo dal caso di Olivér Várhelyi, il candidato nazionalista ungherese a cui è stato affidato il portafoglio della salute. (Il Sole 24 ORE)