A Gaza la crudeltà non ha fine
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Oggi a Gaza si muore anche così, non solo sotto le bombe che non si sono quasi mai fermate dal 7 ottobre 2023. Si muore di freddo. Accade dalla notte di Natale, quando è arrivata la prima notizia, riferita dal Ministero della Sanità palestinese, di un neonato morto per ipotermia. Da quel giorno ne sono morti almeno altri sei. Si aggiungono ai circa 15mila bambini e bambine morti dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza. (Vanity Fair Italia)
Ne parlano anche altri giornali
Due posizioni degli Houthi a Sanaa sono state prese di mira da sei bombardamenti aerei, poche ore dopo che i miliziani sciiti avevano rivendicato attacchi con missili balistici e droni contro Israele e una portaerei americana nel Mar Rosso meridionale. (la Repubblica)
Non sono solo le bombe a uccidere a Gaza ma anche il freddo e l’ipotermia. Fatale, anche in questo caso, la combinazione di condizioni meteorologiche e malnutrizione. (Servizio Informazione Religiosa)
La diretta «Hamas fornirà una lista degli ostaggi in cambio di una tregua» Mondo (Corriere del Ticino)
Nella Striscia di Gaza le forti piogge hanno inondato il Nasser Medical Complex a Khan Younis. Secondo le ong sul posto l’esercito israeliano ha impedito l’arrivo di nuovi aiuti umanitari. (iLMeteo.it)