Lavoro, crescono le denunce di infortuni e i casi mortali

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Morti sul lavoro

MILANO – Ancora numeri negativi per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, con l’aggiornamento dei dati Inail sulle malattie denunciate che vedono un po’ ovunque il segno “più”. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all'Inail al 31 maggio del 2024 sono state 251.132 (+2,1% rispetto a maggio 2023 e in diminuzione del 22,4% rispetto allo stesso periodo del 2022), con un aumento più rilevante per gli incidenti avvenuti nel tragitto casa-lavoro. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

, pur nella provvisorietà dei numeri, un incremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 271 a 286, e un calo di quelli in itinere, da 87 a 83. (Tiscali Notizie)

È quanto emerge dall'ultimo aggiornamento della sezione “Open data” del sito dell'Istituto. (Finanza Repubblica)

"La riforma Cartabia rischia di mandare in prescrizione dopo i due anni la stragrande maggioranza dei processi inerenti i reati di omicidio e lesioni colpose aggravati dalle norme a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. (Today.it)

Report choc di Uil, più morti sul lavoro che per mafia: in 35 anni 55mila vittime

Le denunce di malattia professionale aumentato del 51,9% in due anni (LAPRESSE)

Un altro venerdì nero quello appena trascorso per il mondo del lavoro, in particolare per la tragica conta delle morti bianche. (ByoBlu)

Roma – Nel periodo 1983-2018 gli omicidi riferibili alla criminalità organizzata, secondo il dato Istat, sono stati 6.681; i morti sul lavoro (fonte Inail) sono stati oltre 55mila, “una strage silenziosa”. (Il Giornale Popolare)