Inflazione in Italia, a giungo 2024 si tocca quota +0,8%: l’analisi dell’Istat

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QuiFinanza ECONOMIA

L'andamento dell'inflazione in Italia a giugno 2024 segna un +0,1% rispetto al mese precedente (al lordo dei tabacchi), mentre su base annua sale a quota +0,8%. Viene così confermata la stima preliminare. La stabilizzazione dell'avanzata dell'inflazione, spiega l'Istat, si deve principalmente al venir meno delle tensioni sui prezzi dei Beni alimentari non lavorati, che cala dal +2,2% di maggio al +0,3% di giugno. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altre testate

L'inflazione dei prezzi al consumo dell'Italia... (Marketscreener IT)

ROMA. – Nel mese di giugno 2024, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua come nel mese precedente, confermando la stima preliminare. (lavoceditalia.com)

Nel mese di giugno 2024, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua come nel mese precedente, confermando la stima preliminare. (gazzettadimilano.it)

Istat, prezzi al consumo, a giugno inflazione stabile

L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) calcolato sul territorio comunale in giugno produce, infatti, una variazione positiva dello 0,3% su base tendenziale annua affiancata da una contrazione a livello congiunturale (-0,2%), come emerge dai rilievi dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi registrati in città dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat (La Pressa)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 16 lug - A giugno i prezzi al consumo (indice Nic) sono aumentati dello 0,1% su mese e dello 0,8% su anno. Lo afferma Istat, confermando le stime preliminari. La stabilita' dell'inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano principalmente i prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +2,2% a +0,3%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,3% a +4%), dei Beni durevoli (la cui flessione si amplia da -0,7% a -1%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +2,2%); per contro, si attenua la flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -13,5% a -10,3%), accelerano quelli dei regolamentati (da +0,7% a +3,5%) e dei Beni alimentari lavorati (da +1,8% a +2,0%). (Il Sole 24 ORE)

La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano principalmente i prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +2,2% a +0,3%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,3% a +4,0%), dei Beni durevoli (la cui flessione si amplia da -0,7% a -1,0%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +2,2%); per contro, si attenua ancora la flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -13,5% a -10,3%), accelerano quelli dei regolamentati (da +0,7% a +3,5%) e dei Beni alimentari lavorati (da +1,8% a +2,0%). (Gazzetta di Napoli)