L'Inter adesso può guardare il City alla pari, dentro e fuori il campo

L'Inter adesso può guardare il City alla pari, dentro e fuori il campo
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Sky Sport SPORT

Il sospetto c'era fin dalla finale di Istanbul, ma ieri sera è diventato realtà: l'Inter è arrivata allo stesso livello del Manchester City. Lo 0-0 sul campo, utile per iniziare la fase a girone unico, ha messo in mostra una squadra che ha saputo dettare il suo gioco per larghi tratti della partita, mettendo in difficoltà il sistema tattico di Guardiola e annullando campioni come Haaland e De Bruyne. (Sky Sport)

La notizia riportata su altri media

Un punto conquistato da Simone Inzaghi, lui pure ormai a pieno titolo fra i top d'Europa, persino pensando al derby: già privo dell'infortunato Dimarco, il tecnico nerazzurro si prende il lusso di rinunciare in partenza anche a Lautaro, Pavard e Mkhitaryan, peraltro sostituiti con grande profitto da Taremi (più rifinitore che centravanti), Bisseck (ormai siamo un passo dal titolare, se non persino oltre) e Zielinski. (il Giornale)

HAALAND - "Fatica contro l'Inter? Io vedo sei addosso, è difficile per tutti così. Diventa difficile per tutti, per qualsiasi giocatore del mondo. "Io ammiro la loro capacità di difendersi, hanno la capacità di mettersi dietro la linea del pallone. (SOS Fanta)

Forse è questa la vera efficienza. Arrivare a vincere, quasi, una partita, senza che nessuno se ne accorga. Tenere palla e ipnotizzare avversari e tifosi, poi all’improvviso accelerare, basta un filtrante o una combinazione veloce ed ecco il tiro che può sbrigare questa pratica burocratica chiamata partita di calcio. (L'Ultimo Uomo)

Raddoppi puntuali, Barella box to box, linea difensiva a 3 autoritaria: così Inzaghi stoppa Pep

La partita più temuta di questo inizio di stagione in casa Inter, si è chiusa con un ottimo pareggio sul campo del Manchester City ed una prestazione che trasmette grande consapevolezza sui mezzi tecnici dei nerazzurri. (Passione Inter)

L’Inter, invece, inchioda il Manchester in trasferta e il suo risultato, ottenuto contro la corazzata di Guardiola, al termine una sfida che ha rischiato più di una volta di vincere, ha una valenza particolare, perché assegna davvero alla squadra di Inzaghi la medaglia che la pone tra le grandi favorite alla vittoria finale di questa Champions. (Tiscali)

Lo spartito della gara è chiaro sin dai primissimi secondi. Il City con il possesso palla vuole attaccare sospinto dal suo pubblico. L’Inter invece rinuncia al possesso e compatta le linee del 3-5-2 aspettando gli uomini di Guardiola molto bassi e raddoppiando su tutti i giocatori d’attacco, soprattutto sulle fasce su Grealish e Savinho. (Fcinternews.it)