“Ma poi è il nome del nonno”. Cruciani sbertuccia l’idiozia di Franceschini
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Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così le recenti proposte della sinistra italiana e il caso di Claudio Bisio alla manifestazione “Una Piazza per l’Europa” di Michele Serra. “Allora ragazzi, ultima follia della sinistra, ultima pazzia totale della serie ‘Le grandi priorità del Partito Democratico e della sinistra italiana’. Secondo questi, poi la cosa ovviamente non passerà mai, sarà obbligatorio mettere il cognome della madre, una sorta di risarcimento per l’ingiustizia secolare che avrebbero subito le donne. (Nicola Porro)
La notizia riportata su altri giornali
Ma l’unico aggancio è stato fornito alla propaganda dei leghisti e dei gruppi cattolici reazionari. Il senatore del Pd Dario Franceschini, ieri ha annunciato sui social la presentazione di un disegno di legge per attribuire ai nascituri in automatico il cognome della madre. (il manifesto)
Attribuire per legge ai figli solo il cognome della madre. Una modifica radicale, motivata – nelle parole dello stesso senatore dem – da una volontà di “risarcimento storico” dopo secoli in cui il cognome paterno è stato attribuito in automatico, contribuendo a quella che definisce una «ingiustizia e una disuguaglianza di genere» che ha avuto «non solo un valore simbolico, ma anche culturale e sociale». (Il Sole 24 ORE)
Il senatore ha motivato il suo slancio come “risarcimento per una ingiustizia secolare che ha avuto non solo un valore simbolico, ma è stata una delle fonti culturali e sociali delle diseguaglianze di genere”. (Virgilio Notizie)
"Dopo secoli in cui i figli hanno preso il cognome del padre, stabiliamo che prenderanno il solo il cognome della madre". "Presenterò un ddl", ha detto l'ex-ministro. (Adnkronos)
L'ex ministro della Cultura, viene riferito, ne ha parlato questa mattina nel corso dell'assemblea dei senatori dem convocata per esaminare le proposte di legge all'esame della commissione Giustizia del Senato. (Corriere della Sera)
Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità, ha cinque figli e ciascuno di loro porta il cognome del padre. Mai pensato a Gambini, il cognome della madre? (la Repubblica)