Che cosa ci porterà il 2025? A giugno giornate più calde
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Cosa ci riserverà il 2025? C’è chi lo chiede alle stelle (che si son rotte le balle), chi si sforza d’interpretare oscure profezie e ne ricava sempre gli stessi responsi: un paio di guerre nucleari, un’invasione degli ultracorpi, varie catastrofi di complemento e qualche «Penitenziàgite». E poi ci sono io: unico veggente infallibile. Io so, punto. Ho letto il futuro nelle bollicine dello champagne augurale e nel Rosso Conero e nel Verdicchio ondeggianti nel bicchiere. (corriereadriatico.it)
La notizia riportata su altri media
Il suo delirio di onnipotenza, supportato da un ego smisurato e da un’altrettanta smisurata ricchezza, inonda i media, spingendolo a dire che i giudici italiani sono delinquenti, che la Germania farebbe bene a eleggere i neonazisti, che Giorgia è wonderwoman, che nel Regno Unito la guerra civile è inevitabile, che, insomma, il mondo si debba uniformare al suo pensiero delirante. (GLI STATI GENERALI)
Dalla nuova guerra dei dazi fino al risiko delle banche , dalla corsa di Bitcoin fino alle sfide della nuova Commissione Ue. Che anno sarà il 2025 in tutti questi ambiti? Quali saranno gli effetti dell’elezione di Donald Trump alla presidenza Usa? Come cambieranno gli equilibri geopolitici? Quali saranno i rapporti di forza tra Stati Uniti, Europa e Cina? A queste e a molte altre domande offre una risposta l’instant book “ Trend 2025 - Macro. (Il Sole 24 ORE)
Le principali incognite di fronte all'anno che verrà, le risposte possono cambiare lo scenario Dieci domande al 2025: dalle crisi internazionali alla politica e all’economia (Sbircia la Notizia Magazine)
A sorpresa, alla fine del 2024, in Siria è caduto Bashar Assad. Stessa cosa era successa ad agosto in Bangladesh (il Paese campione dell’anno secondo l’Economist), dove le rivolte popolari hanno costretto alla fuga la madre-padrona della nazione, la sceicca Hasina. (Corriere della Sera)
C’è una larga convergenza di analisi e previsioni economiche, e di considerazioni geopolitiche, sul fatto che anche il 2025 sarà un anno difficile. Di ANTONIO GOZZI (Piazza Levante)
È legittimo pensare che il 2025 porterà un assestamento internazionale? Forse sì: molti segnali puntano in quella direzione. Ma la convalescenza sarà lunga e complicata. (Corriere della Sera)