Torino, il 24,2 per cento aderisce allo sciopero nazionale. Code e disagi

13/12/2024 INTERNO

Code, traffico in tilt e scontri tra studenti e polizia. Lo sciopero nazionale dei trasporti a Torino stamattina si è incrociato con il corteo di studenti che sfila in città. Lunghe code d’auto in piazza Baldissera e un po’ in tutti i punti nodali di accesso della città. Giornata difficile a Torino: al traffico in tilt per i bus fermi si è aggiunta la manifestazione studentesca. con sassaiola e scontri davanti al Politecnico (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Dalle quattro ore stabilite dal decreto del ministro Matteo Salvini, alle 24 ore del Tar del Lazio. Il tribunale ha rovesciato il provvedimento del vicepremier dando ragione alla sigla sindacale Usb, che domani potrà quindi chiedere ai lavoratori di astenersi dal lavoro per tutta la giornata. (ilgazzettino.it)

Si è tenuto questa mattina il corteo organizzato dai sindacati di base nella giornata di sciopero generale. La marcia è iniziata alle 9.30 da corso Venezia per proseguire lungo via San Damiano, via Visconti di Modrone, via Francesco Sforza, corso di Porta Vittoria, largo Augusto, via Verziere, per terminare in via Larga. (MilanoToday.it)

Lo sciopero nazionale dei trasporti ha comportato questa mattina, venerdì 13 dicembre, a Trieste una riduzione del 40% degli autobus della Trieste Trasporti in servizio. Nella provincia di Gorizia, sia nelle tratte urbane che quelle extraurbane, lo sciopero ha ridotto invece del 38% i mezzi in servizio. (Il Piccolo)

L'adesione allo sciopero dei trasporti è indicata al 36% nel servizio degli autobus a Genova e al 19%nel servizio bus della provincia da parte dell'azienda trasporti Amt. Gli impianti verticali, ascensori e funicolari, e la metropolitana non hanno invece registrato adesioni stamani e il servizio si è svolto regolarmente riferisce l'azienda. (Tiscali Notizie)

Andrea Casu, deputato Pd e vicepresidente della commissione Trasporti, il ministro Salvini aveva ragione? «Salvini farebbe bene a scusarsi con i cittadini per i disagi e i disservizi che vivono 365 giorni l’anno, invece di ruggire contro lavoratori che rinunciano a una parte importante del salario per denunciare la crisi del trasporto pubblico locale. (Corriere della Sera)

L’ultima è la parentesi legata ai trasporti: qualcuno lo definisce uno sciopero “all you can eat”, qualcun altro semplicemente “fornire contenuti vuoti per sfuggire ai problemi veri“. (Radio Radio)