Borsa: Parigi parte in forte crescita dopo il voto, +2,5%

La Borsa di Parigi apre in netto rialzo dopo il primo turno delle elezioni legislative in Francia: l'indice Cac 40 in avvio segna un aumento del 2,5%. Bene anche tutti gli altri mercati del Vecchio continente: Milano conferma la partenza ampiamente positiva e cresce fino al 2%, Madrid dell'1,7%. In rialzo dell'1,2% Francoforte. Più caute le Borse di Londra e Amsterdam, che salgono rispettivamente dello 0,7% e dello 0,5%. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Riapre la Borsa dopo la pausa del fine settimana e l'avvio per Piazza Affari è ampiamente positivo: il primo indice Ftse Mib segna un aumento dell'1,96%, l'Ftse All share una crescita dell'1,68%. Lo spread tra i titoli di stato decennali italiani e quelli tedeschi rimane attorno ai 151 punti base, in linea con il recente passato contro i 157 della chiusura di venerdì, con il tasso del Btp calmo al 4%. (QuiFinanza)

La vittoria meno schiacciante del previsto del Rassemblement National di Marine Le Pen ha dato una spinta agli indici azionari, soprattutto il Cac e il Ftse Mib, trainati dai titoli bancari. In calo gli spread sui titoli di Stato francesi e italiani, con il Btp-Bund in discesa a 150 punti base. (Borse.it)

In un clima piuttosto volatile, anche Piazza Affari lima il rialzo con un aumento dell'1,6%, seguita da Madrid che sale dell'1,2%. Più cauti i listini azionari di Francoforte e Londra, in positivo di mezzo punto percentuale, con Amsterdam in aumento dello 0,3%. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

SocGen guida la riscossa delle banche, tra sollievo per voto in Francia e discesa spread

Prevalgono gli acquisti nella Borsa di Milano, al pari delle principali Borse Europee. L'attenzione degli investitori si concentra sulle votazioni in Francia, dopo l'esito del primo turno delle elezioni legislative, che ha confermato l’affermazione di Rassemblement National di Marine Le Pen, accreditata del 34% circa, mentre la formazione del presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, si ferma intorno al 21%. (LA STAMPA Finanza)

L'attenzione degli investitori si concentra sulle votazioni in Francia, dopo l'esito del primo turno delle elezioni legislative, che ha confermato l’affermazione di Rassemblement National di Marine Le Pen, accreditata del 34% circa, mentre la formazione del presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, si ferma intorno al 21%. (Finanza Repubblica)

Per analisti e broker sembra scampato lo scenario politico in Francia considerato peggiore per i mercati finanziari - cioè una maggioranza assoluta nell'Assemblea nazionale o per la destra lepenista o per la sinistra del Nuovo Fronte Popolare - e, pur nell'incertezza sulla formazione del nuovo governo, questo è sufficiente a far rimbalzare gli asset francesi e anche quelli di altri Paesi considerati più sensibili all'esito del voto. (Il Sole 24 ORE)