Banco Bpm, Caltagirone aderisce all’Opa di Anima. Adesioni oltre il 50%

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Banco Bpm accelera sull’Opa di Anima Holding dopo il via libera di Francesco Gaetano Caltagirone che ha confermato la cessione del 5,8%. Nel frattempo, il ceo Giuseppe Castagna incontra il Governo a Roma e la banca milanese supera il 50% delle adesioni, consolidando l’operazione. Caltagirone approva Opa Anima di Banco Bpm Grazie alla partecipazione iniziale del 22,8% detenuta da Banco Bpm e agli impegni di altri investitori strategici, come Poste Italiane e il fondo FSI, la soglia di adesione ha superato il 50% del capitale. (Economy Magazine)

Ne parlano anche altre testate

La procedura Golden Power sull'ops di Unicredit su Banco Bpm, aperta il 4 febbraio, è stata prorogata fino alla fine di aprile, secondo Il Messaggero. Ecco chi rischia di più in borsa se l’offerta salta (Milano Finanza)

Il Corriere riporta che dovrebbe essere pronto l’OK della Golden Power per UCG all'OPA di BAMI anche se forse ci si potrebbe aspettare un ritardo. Ieri il Ceo di BAMI Castagna si è recato a Palazzo Chigi per l'incontro con il dipartimento per il Golden Power e gli è stato detto che l'ok a UCG arriverà (come previsto). (Websim)

Dopo le adesioni di Poste, Fsi e dei top manager, Piazza Meda poteva già contare su una quota del 43% circa, nel portafoglio di Anima , ora raccoglie la disponibilità del gruppo Caltagirone a consegnare le proprie quote. (Borsa Italiana)

Dopo Poste, FSI e i top manager anche il gruppo Caltagirone consegna il proprio 5,84% al Banco BPM mettendolo sulla buona strada per il successo dell'OPA. Superata soglia minima offerta Partita lunedì 17 marzo, l’OPA di Banco BPM raccoglie già oltre il 50% del capitale. (QuiFinanza)

Proprio ieri il gruppo Caltagirone ha annunciato l'adesione all'opa per il suo 5,84%, che va a sommarsi alle quote di alcuni soci di riferimento della sgr - come il gruppo Fsi di Maurizio Tamagnini (9,6%) e Poste (11,7%) - e ai pacchetti apportati dal top management, dal retail e da alcuni investitori istituzionali. (Milano Finanza)

Le discussioni tra Unicredit e Crédit Agricole sul futuro di Banco Bpm finiscono in stallo. Subito dopo il lancio dell’ops su Piazza Meda, il ceo Andrea Orcel aveva visto nel suo omologo francese Philippe Brassac uno degli interlocutori obbligati per discutere la partita. (Milano Finanza)