Retromarcia Scholz, le elezioni anticipate non sono più un tabù

Il secondo giorno della crisi di governo il cancelliere Olaf Scholz si rimangia il fermo nein alle nuove elezioni prima di metà gennaio: l’ipotesi «indiscutibile» che solo 24 ore prima aveva fatto saltare l’accordo con il segretario Cdu per una collaborazione costruttiva sulle leggi in scadenza al Bundestag. «Incontrerò quanto prima i capigruppo parlamentari dei partiti democratici per capire quali norme possono essere approvate quest’anno. (il manifesto)

Ne parlano anche altre fonti

BERLINO – La Germania ha un nuovo ministro delle Finanze: è Joerg Kukies, ex Goldman Sachs e consigliere di Olaf Scholz da quando il cancelliere era ministro delle Finanze. (la Repubblica)

Il Cancelliere tedesco Olaf Scholzha licenziato il Ministro delle Finanze Christian Lindner mercoledì sera, con una mossa che ha sancito la crisi della coalizione di governo in Germania. Il direttore di Euronews, Claus Strunz, esprime la sua opinione sulla crisi nella maggioranza che sostiene il governo tedesco, dopo che il cancelliere Olaf Scholz ha rimosso il ministro delle Finanze e ha fissato un voto di sfiducia per l'inizio del 2025 (Euronews Italiano)

Chi decide i tempi delle elezioni tedesche? In sostanza, il cancelliere Olaf Scholz. Se un cancelliere viene sfiduciato si deve subito imporre, con lo stesso voto, anche il cancelliere e la maggioranza che lo sostituiscono. (Corriere della Sera)

Sarebbe positivo se le fazioni democratiche al Bundestag potessero raggiungere un accordo su quali leggi possano essere approvate ancora quest'anno. Questo accordo potrebbe quindi anche rispondere alla domanda su quando sarà il momento giusto per chiedere il voto di fiducia al Bundestag anche per quanto riguarda la possibile nuova data delle elezioni". (Tiscali Notizie)

“Non è mai cresciuto insieme quello che non era mai stato unito” annota lapidaria la Frankfurter Allgemeine, parafrasando le celebri parole di Willy Brandt, all’atto dell’implosione della coalizione di governo in Germania. (L'HuffPost)