Beko annuncia la chiusura a fine 2025: a Siena 299 lavoratori a casa
L’attività andrà avanti per altri 12 mesi, poi a fine 2025 Beko (ex Whirlpool) cesserà il proprio impegno nello stabilimento di viale Toselli. Oltre a quello di Siena, chiuderà anche il sito di Comunanza, nella Marche e della linea del freddo a Cassinetta. A livello nazionale gli esuberi sono 1935, 299 su Siena. L’annuncio è stato dato dall’azienda turca nel corso dell’incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy: non era presenti il ministro Adolfo Urso, mentre c’era il sottosegretario Fausta Bergamotto (Corriere Fiorentino)
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(Terni) soddisfazione dei sindacati, in merito all’adesione sullo sciopero proclamato in Acciai Speciali Terni, Tubificio e Indotto, oltre il 95% di adesione in tutti i reparti, e tra operai i impiegati. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
«Avevamo invocato responsabilità e invece il Governo sulla vicenda Beko Europe ha scelto di sottrarsi all’esercizio del suo potere di esecutivo, dimostrando così tutta l’incapacità di difendere posti di lavoro e il sistema produttivo manifatturiero italiano che, giorno dopo giorno, perde pezzi identitari che hanno fatto grande il nostro Paese. (varesenews.it)
Si è concluso presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy l'incontro cruciale tra l'azienda Beko, rappresentanti del Governo e i sindacati, per discutere del futuro dello stabilimento di Siena (oksiena.it)
La multinazionale, nata dall'acquisizione di Whirlpool Europa da parte dell’azienda turca Arcelik, assicura la continuità lavorativa degli stabilimenti di Siena e Comunanza (Ascoli Piceno) solo fino al 2025. (Today.it)
E se i senatori del Partito Democratico non esitano a puntare il dito contro il governo, «incapace di difendere i posti di lavoro e il sistema produttivo italiano»; il sindaco di Varese Davide Galimberti parla di «mannaia sociale sul Cassinetta». (malpensa24.it)
E' quanto comunicato, in base a quanto si apprende, dai vertici della ex Whirlpool al tavolo ministeriale in corso a Roma, al Minit, dove sono presenti anche i sindacati. Saranno 1935 in totale gli esuberi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)