Depistaggio Borsellino, chiesto il processo per quattro agenti che testimoniarono nel processo sui poliziotti poi prescritti
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“False dichiarazioni e reticenze”. Il pm di Caltanissetta, Maurizio Bonaccorso, il rinvio a giudizio per i poliziotti Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli per il reato di depistaggio. Ai quattro, ex appartenenti al gruppo di indagine “Falcone-Borsellino”, viene contestato di aver mentito quando avevano testimoniato nel processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di Via D’Amelio che si era concluso, in secondo grado, con la prescrizione del reato di calunnia per i tre imputati. (Il Fatto Quotidiano)
Su altri giornali
E, ancora una volta, sotto accusa ci sono quattro rappresentanti delle istituzioni, dei poliziotti che un tempo facevano parte del Gruppo Falcone Borsellino. Si farà un nuovo processo per il depistaggio che ha tenuto lontana la verità dai veri responsabili della strage di via d’Amelio. (La Repubblica)
Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli – i quattro poliziotti accusati di aver mentito nelle loro deposizioni al processo per il depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio – sono stati rinviati a giudizio, cioè andranno a processo: l’accusa è depistaggio. (MeridioNews - Edizione Sicilia)
Per l'accusa avrebbero mentito deponendo come testi nel processo sul depistaggio su via D’Amelio, concluso in appello con la prescrizione del reato di calunnia per tre loro colleghi: Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il gup del tribunale di Caltanissetta David Salvucci ha rinviato a giudizio i poliziotti Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli , accusati del reato di depistaggio. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)
Per la Procura di Caltanissetta i quattro poliziotti che facevano parte del Gruppo investigativo ‘Falcone e Borsellino’, e che oggi sono imputati per depistaggio sulle indagini sulla strage di via D’Amelio, nel corso dei processi, sono stati “reticenti” e “in malafede”, hanno “reso false dichiarazioni”, con l’obiettivo di “inquinamento probatorio”. (Adnkronos)
Lo ha deciso il Gup di Caltanissetta David Salvucci, accogliendo così la richiesta del pm Maurizio Bonaccorso. Ci sarà un nuovo processo sul depistaggio sulle indagini sulla strage di Via D’Amelio, in cui furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. (Il Sole 24 ORE)