Donna muore nella capsula del suicidio, arresti in Svizzera: "Non è conforme alla legge"

Si chiama "Sarco", un nome che deriva in maniera abbastanza intuitiva dalla parola "sarcofago": una capsula per il suicidio che permette a chi decide di togliersi la vita di farlo in modo rapido e indolore. Il funzionamento è semplice: l'involucro si chiude e, dopo la pressione di un pulsante, rilascia l'azoto che provoca prima il torpore e poi il decesso. Usa la capsula del suicidio: il caso Ma proprio l'utilizzo di questo nuovo strumento per il suicidio assistito è diventato un caso in Svizzera, Paese da sempre aperto al "fine vita". (EuropaToday)

La notizia riportata su altri giornali

Ma anche se in Svizzera il suicidio assistito è consentito, l'uso di questa sorta di sarcofago stampato in 3D, costato oltre un milione di dollari, che sembra uscito da un film di fantascienza, ha fatto scattare diversi arresti perché il macchinario - una sorta di camera a gas portatile - non sarebbe conforme alla legge. (il Giornale)

Questi i fatti: a Merishausen, in una foresta vicino al confine con la Germania, una donna americana di 64 anni, affetta da gravi problemi di salute per una patologia autoimmune, sarebbe deceduta proprio con questo dispositivo, che è stato utilizzato per la prima volta in questa circostanza. (Vanity Fair Italia)

Per la prima volta è stata utilizzata in Svizzera. Si chiama “capsula del suicidio assistito”, un nome che indica subito lo scopo: permettere, a chi lo desidera, di porre fine alla propria vita in modo autonomo, tramite un’apparecchiatura chiamata “Sarco”. (Donna Moderna)

La cosiddetta capsula del suicidio assistito, presentata a luglio scorso, tra le critiche, è stata messa in funzione la prima volta per consentire l'eutanasia di una cittadina statunitense di 64 anni che soffriva di una grave compromissione immunitaria. (Io Donna)

Credit: Sarco. Martedì 24 settembre 2024, in Svizzera, una donna statunitense di 64 anni, affetta da una grave compromissione immunitaria, ha utilizzato il sistema Sarco per effettuare l'eutanasia, togliendosi la vita. (Geopop)

Si tratta del primo utilizzo della capsula, che provoca la morte saturando l'aria di azoto, e si sarebbe verificato in un (Secolo d'Italia)