Alta tensione - Guerra in Medio Oriente, Iran: «Se Israele risponderà colpiremo le infrastrutture»

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Alta tensione L'Iran colpirà "tutte le infrastrutture" di Israele se attaccato in risposta ai suoi lanci missilistici di ieri: è la minaccia lanciata dal capo di Stato maggiore dell'esercito di Teheran, il generale Mohammad Bagheri. Medio Oriente | L’Iran attacca Israele, pioggia di missili su Gerusalemme e Tel Aviv. La Casa Bianca: «Attacco sconfitto e reso inefficace» Leggi anche ↓ «Se il regime sionista, che è impazzito, non è controllato dai suoi sostenitori americani ed europei e vuole continuare questi crimini o agire contro la nostra sovranità e integrità territoriale, un'operazione come quella di ieri sera sarà ripetuta con maggiore intensità e tutte le infrastrutture del regime saranno prese di mira», ha detto il Bagheri alla televisione di Stato iraniana. (LaC news24)

Su altri giornali

A sera, quando le immagini della grandinata di missili iraniani su Israele hanno appena fatto il giro dei telegiornali, a Palazzo Chigi le certezze sono poche ma ben salde: per ora i militari italiani schierati in Libano per la missione Unifil restano dove sono e, a fronte di una «profonda preoccupazione» per l’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, si continua a lavorare per la de-escalation. (ilgazzettino.it)

La Casa Bianca invita alla moderazione e c'è preoccupazione per il contingente italiano della missione Unifil. Sugli sportivi, la vittoria dell'Inter in Chamions League e gli sviluppi dell'inchiesta sul mondo ultrà che vede coinvolte le due milanesi (Sky Tg24 )

– “I dirigenti iraniani si trovavano di fronte a un bivio: non rispondere all’escalation israeliana e diventare irrilevanti, oppure agire, ed essere ragionevolmente distrutti. Così Andrea Margelletti, presidente del Cesi, il Centro studi internazionali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Iran, secondo attacco show contro Israele per soddisfare gli intransigenti del regime: l'orgoglio di Khamenei

Alle operazioni militari si accompagnano le dichiarazioni che delineano scenari futuri, tra avvertimenti incrociati e minacce esplicite. (Adnkronos)

Questo usi di missili a lunga gittata è dovuto al cambio di obiettivo rispetto ad aprile – continua Molinari – quando si mirava alla centrale nucleare di Dimona e a basi militare, questa volta l’obiettivo era colpire l’area metropolitana di Tel Aviv, per causare una strage nell’area più popolosa di Israele, una strage proprio alal vigilia del capodanno ebraico” ha concluso Molinari. (la Repubblica)

Questa volta la Guida suprema non ha seguito la ragione, la strategia, i negoziati. L’uccisione di Hassan Nasrallah a Beirut è stata così umiliante che la sirena dell’orgoglio è suonata più forte del buon senso. (Corriere Roma)