Gabriele Mainetti torna con 'La città proibita': "La mia lettera d'amore a Roma"
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Arti marziali e amatriciana, bacchette cinesi e forchette, integrazione e intolleranza. Ma anche amore, vendetta e scene d'azione fatte a regola d'arte. Sullo sfondo Roma (che non travolge il racconto), e più precisamente il quartiere Esquilino tra un "aho" (un intercalare 'verace' tipicamente romano) e un "ni hao" (ovvero 'ciao' in cinese). Dietro tutto questo c'è Gabriele Mainetti, che torna alla regia a quattro anni da 'Freaks Out' con 'La città proibità' (dal 13 marzo al cinema con PiperFilm in 400 sale e in anteprima l'8 marzo in 200 sale). (Adnkronos)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Lo sa bene il regista romano Gabriele Mainetti che ambienta in questo quartiere il suo nuovo film, una storia d’amore e di kung-fu, scandito da molte, strepitose scene di combattimento, La città proibita, dal 13 marzo nelle sale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Kung-fu all’amatriciana, echi di Tarantino, nostalgia di «Vacanze romane», azione, amore, cucina e vendetta: c’è tutto questo nel sorprendente nuovo film di Gabriele Mainetti, «La città proibita», dove i combattimenti degni di Bruce Lee si mescolano alle morbidezze dei sentimenti e al graffio della commedia e dove, intorno all’incontro tra una misteriosa ragazza cinese e un giovane cuoco romano, Yaxi Liu e Enrico Borello, si muove un cast di veterani impreziosito da Sabrina Ferilli, Marco Giallini e Luca Zingaretti. (ilmattino.it)
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Incontro con il regista romano. (ComingSoon.it)
Lo ammetto: a me Gabriele Mainetti non è che avesse convinto molto, finora. Per carità, gli ho sempre riconosciuto la voglia di fare in Italia un cinema che non fa praticamente nessun altro (e che manca tantissimo), così come la capacità di girare con una spettacolarità e una gestione tecnica della macchina cinema che da noi non ha praticamente nessun altro (e che manca tantissimo). (ComingSoon.it)
Mei si imbatte in Marcello, un cuoco che lavora in un ristorante di cucina tradizionale romana, rimasto insieme alla madre Lorena a gestire il locale dopo la sparizione del padre. Mainetti torna alla regia dopo Lo chiamavano Jeeg Robot (2015) e Freaks Out (2021), mentre la Ferilli interpreta i panni di Lorena, una grande madre combattiva. (Tiscali)