Firenze, suicida nel carcere di Sollicciano detenuto di 20 anni. Scoppia rivolta tra i reclusi

Ancora un suicidio nel carcere fiorentino di Sollicciano. È successo nel pomeriggio di oggi, giovedì 4 luglio, vittima è un detenuto straniero di appena vent’anni. Si tratta di un tunisino che è arrivato in Italia ancora minorenne, nascosto dentro un camion per superare le frontiere. A comunicare la notizia il garante comunale dei detenuti Eros Cruccolini, in polemica per lo stato del penitenziario: «Ci sono i soliti problemi strutturali, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e il governo non stanno facendo niente per migliorare la situazione delle nostre carceri dove il sovraffollamento resta uno dei problemi». (Corriere Fiorentino)

Se ne è parlato anche su altre testate

A parlare telefonicamente con lei, ieri mattina, è stata Fatima Benhijji, mediatrice culturale e presidente dell’associazione Pantagruel, che per quasi 24 ore è stata tempestata dalle telefonate dei genitori di altri reclusi, preoccupati che il suicidio potesse riguardare loro figlio. (Corriere Fiorentino)

E dalle finestre è stato calato uno striscione sul quale si legge 'Suicidio carcere aiuto help'. Come si vede dalle immagini, alcuni reclusi hanno appiccato delle fiamme, visibili dall'esterno della struttura. (Corriere TV)

"Troppi pochi gli psicologi che lavorano in carcere, non possono bastare, poche sono le ore destinate e spesso gli interventi sono puramente sanitari, non di gruppo, meno ancora di comunità". "Dal disastroso sovraffollamento alla mancanza di personale educativo, dalla scarsità di progetti al suo interno alla scarsa presenza di contatti con l’esterno, il problema delle carceri è molto complesso - continua Gulino -. (LA NAZIONE)

Detenuto morto a Sollicciano, la denuncia prima di uccidersi: “Viviamo tra topi, muffa e cimici”

Sollicciano – La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo sul suicidio del detenuto tunisino di 20 anni, trovato privo di vita giovedì 4 luglio in una cella del carcere fiorentino. (Controradio)

A Firenze dopo la rivolta nel carcere di Sollicciano la sindaca Sara Funaro è andata in visita nella struttura. Sono stati fatti rientrare nelle celle, nel corso della notte,i circa ottanta detenuti che il 4 luglio avevano dato vita a una forte protesta, anche appiccando le fiamme dopo il suicidio di un recluso ventenne di origine tunisina. (La Repubblica Firenze.it)

«È costretto a lavarsi giornalmente con acqua gelata e a lavare i piatti nel medesimo lavandino adibito all’igiene personale (...) Nella sezione e nella cella del ricorrente ci sono i topi: di recente è riuscito a catturarne uno, che ha poi mostrato agli agenti e al personale medico». (La Repubblica Firenze.it)