La fuga di Ghosn. La Francia: «Non lo estraderemo mai». Arresti in Turchia fra cui i piloti del jet»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Le esatte circostanze della fuga di Ghosn in Libano non sono ancora state chiarite.
L’ufficio della presidenza libanese ha smentito le notizie di alcuni media secondo le quali il presidente Michel Aoun aveva accolto all’aeroporto di Beirut l’ex presidente di Nissan-Renault Carlos Ghosn.
«Se il signor Ghosn venisse in Francia, non lo estraderemmo, perchè la Francia non estrada mai i suoi cittadini. (Quotidiano di Puglia)
Ne parlano anche altri giornali
I media libanesi avevano riferito che Ghosn era atterrato all’aeroporto di Beirut con un jet privato proveniente dalla Turchia. Alcuni giornali inoltre notano come l’idea di concedere a Ghosn la libertà vigilata su cauzione risulti essere stata poco saggia alla luce di quanto accaduto. (Il Fatto Quotidiano)
Al suo arrivo in Libano, Ghosn aveva fatto sapere di voler parlare ai media per fornire la sua versione dei fatti che lo hanno portato all'arresto per frode fiscale, malversazione e abuso di fiducia aggravata nel novembre del 2018 a Tokyo, dove ha trascorso 130 giorni in carcere prima di essere rilasciato su cauzione, sotto strettissima sorveglianza delle autorità nipponiche e con il divieto di parlare alla stampa e di lasciare il Paese. (Ticinonline)
Alcuni a Beirut ipotizzano addirittura che Ghosn, ancora lodato per il suo senso degli affari, sia stato richiamato in Libano. Carlos Ghosn ha confermato di essere arrivato nel suo Paese natale, il Libano, in fuga da quella che in Giappone ha definito "ingiustizia e persecuzione politica". (Yahoo Notizie)
Ghosn ha ammesso di essere fuggito dal Giappone non per evitare il processo ma per scappare «dall’ingiustizia del sistema giapponese», che secondo l’ex dirigente non gli avrebbe permesso di difendersi adeguatamente. (Open)
Il mandato d'arresto nei confronti del manager è stato ufficializzato da Albert Sehran, ministro della giustizia del Libano, paese in cui si è rifugiato Ghosn. Nelle ultime ore l'Interpol ha emesso un mandato d'arresto nei confronti di Ghosn, confermando così quanto emerso nelle ultime ore. (Motorsport.com Italia)
Dopo il suo arresto, invece, sono emersi rapporti sempre più tesi tra i team dei rispettivi vertici. La relazione arriva alla vigilia della riunione annuale di Nissan nella quale Renault - come anticipato in una lettera del presidente Jean-Dominique Senard - dovrebbe utilizzare la propria quota per bloccare i cambiamenti di governance proposti dal costruttore giapponese. (Adnkronos)