Il Csm stronca la riforma della giustizia di Meloni: «Separazione delle carriere incostituzionale, così il governo controllerebbe i pm»
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Il parere del Consiglio superiore della magistratura votato ad ampia maggioranza: «Si creerebbe un corpo autoreferenziale, dal potere senza precedenti» Il Consiglio superiore della magistratura ha stroncato in un parere votato ad ampia maggioranza la riforma della Giustizia del governo Meloni, in particolare per quanto riguarda la cosiddetta separazione delle carriere di magistrati e pubblici ministeri. (Open)
Ne parlano anche altre fonti
Forza Italia ritirerà i suoi emendamenti al ddl costituzionale sulla separazione delle carriere, in discussione in prima lettura mercoledì nell’Aula della Camera. (Il Fatto Quotidiano)
La proposta prevede l’istituzione di due distinti organi di autogoverno: il Consiglio superiore della magistratura giudicante e il Consiglio superiore della magistratura requirente, entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica. (La Voce del Patriota)
L'organo di autogoverno delle toghe ha approvato il documento di maggioranza: bocciata la proposta alternativa, dai toni favorevoli alla riforma e firmata dal laico di Fratelli d'Italia Felice Giuffrè (Il Fatto Quotidiano)
Con 24 voti, compresi quelli di tutti i membri togati (oltre a due laici e due membri di diritto), il Csm ha approvato un parere particolarmente critico nei confronti della riforma della Giustizia contenuta nel disegno di legge costituzionale del governo, appena approdato alla Camera. (ilmessaggero.it)
Lo ha spiegato il ministro della Giustizia Carlo Nordio lasciando Palazzo Chigi. "L'incontro di Palazzo Chigi è stato determinato dal fatto che questa mattina sono stati presentati degli emendamenti da parte di una forza della maggioranza alla legge costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati. (Tiscali Notizie)
Secondo la proposta A, quella votata dai 24 consiglieri, la … (Il Fatto Quotidiano)