‘Ndrangheta, sequestro beni mobili e immobili e società a soggetto vicino cosca

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Corriere di Lamezia INTERNO

Nei giorni scorsi, i militari del Servizio Centrale I.C.O. e dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Catanzaro e Cosenza stanno dando esecuzione al Decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione, su richiesta della Procura di Catanzaro-Direzione Distrettuale Antimafia, con cui è stato disposto il sequestro di 2 unità immobiliari e 2 imprese con relativi patrimoni aziendali, comprendenti numerosi appezzamenti di terreno, motoslitte, quad e rapporti bancari, per un valore complessivo di oltre 1,2 milioni di euro, riconducibili ad un soggetto ipotizzato come contiguo al gruppo mafioso “Patitucci”, e che rientrerebbe nella categoria dei soggetti connotati da “pericolosità qualificata”, come previsto dal Decreto Legislativo n. (Corriere di Lamezia)

Su altri giornali

Banca Progetto commissariata: "Prestiti con soldi pubblici a società legate alla 'ndrangheta per oltre 10 mln€" Il tribunale di Milano ha deciso: Banca Progetto deve essere "commissariata". (Il Giornale d'Italia)

Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Milano — Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, costituisce il risultato di più ampie indagini delegate dalla Procura della Repubblica — D. Banca d'affari milanese nei guai: finanziamenti "sospetti" alla 'ndrangheta (Prima la Martesana)

La Guardia di finanza di Milano ha eseguito un provvedimento del Tribunale su richiesta del pm Paolo Storari nei confronti di Banca Progetto, accusata di aver tenuto una «condotta agevolatoria» del sodalizio con a capo Maurizio Ponzoni, legato a un clan della ‘ndrangheta del Varesotto e arrestato nel marzo 2023, assieme al sodale Enrico Barone. (Calcio e Finanza)

Banca oggi finita in amministrazione giudiziaria per questa "contaminazione criminale", con un provvedimento che è il primo nel suo genere nei confronti di un istituto di credito. «Tutte fatture false» . (Gazzetta del Sud)

Come si legge su Il Sole 24 Ore, l’inchiesta della Dda "ha accertato come diverse società indirettamente gestite da soggetti contigui a esponenti della cosiddetta matrice ’ndranghetista, hanno beneficiato negli anni di finanziamenti erogati dall’istituto di credito con assistenza di garanzie statali previste dal Fondo centrale di garanzia a favore delle pmi del Mediocredito centrale accedendo così ad aiuti di stato a sostegno dell’economia". (Fcinternews.it)

Si tratta di finanziamenti garantiti dal fondo per le piccole medie imprese, quindi "aiuti di Stato a sostegno dell'economia nell'emergenza del Covid" o "a seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina". (Tiscali Notizie)