Quel primato della politica che accomuna il Garante, “Giuseppi” e l’ex ministro Sangiuliano

Fra gli aspetti più paradossali, e tristi, di questa benedetta - si fa per dire - vicenda dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano c’è la necessità in cui egli ha finito di trovarsi di imboccare la strada giudiziaria per difendersi dalla “ricattabilità” contestagli dalla sua ex di tante cose Maria Rosaria Boccia. Il ministro cioè è praticamente costretto a seguire lo stesso percorso imboccato contro di lui dal deputato dell’opposizione Angelo Bonelli (Il Dubbio)

Ne parlano anche altri giornali

Caro Direttore, se il ministro era innocente, non doveva dimettersi, se era colpevole se ne doveva andare in punta di piedi. Così fa un uomo che ha dignità e mette il suo onore davanti a tutto. (ilgazzettino.it)

Pochi minuti prima della caduta: Gennaro Sangiuliano barricato come in un bunker in via del Collegio romano, detta le ultime volontà da ministro. L’epilogo è già noto, ma Sangiuliano vuole comunque firmare i decreti … (La Stampa)

Dopo aver ribattuto a distanza alla premier Giorgia Meloni, la fantomatica consulente del ministero della Cultura è tornata a rivolgersi all’ormai ex titolare del dicastero, continuando a cavalcare l’onda dello scandalo mediatico e politico che ha innescato. (Virgilio Notizie)

Meloni attacca Maria Rosaria Boccia che risponde a Sangiuliano: “Le denunce si fanno non si minacciano, o è estorsione”

Voi vi rendete conto? Stiamo ad un elemento di squallore che, per quanto tipico di tutti quanti i tradimenti, ha dello straordinario. (Nicola Porro)

Dopo gli occhiali smart, la pellicola per la privacy. Nella nuova puntata del caso Boccia-Sangiuliano spunta un altro accessorio tech, utilizzato dal ministro per rendere privato lo schermo dello smartphone. (Corriere della Sera)

L’ultima a ribattere alle accuse ricevute è la mancata consulente del ministero della Cultura: "Genny non mi ha ancora chiesto scusa e continua a minacciare una denuncia. (Tiscali Notizie)