Mps, i fondi e le sinergie: ecco la strada che porterà Lovaglio fino a Mediobanca

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Corriere della Sera ECONOMIA

L’inglese è la lingua degli affari. Perfetta per capacità di sintesi. Tanto che risulta difficile trovare una traduzione stringata ed efficace della frase che Luigi Lovaglio, giovedì 20 marzo 2025, ha pronunciato a Londra, alla European financials conference 2025 organizzata da Morgan Stanley, guardando all’ops lanciata a fine gennaio dal Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca. «Generali it’s nice to have – ha detto Lovaglio -, but it’s not crucial», ai fini degli obiettivi che il gruppo si è posto lanciando la più sensazionale operazione di mercato da almeno 25 anni sulla piazza italiana. (Corriere della Sera)

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«In queste settimane di fitte discussioni intorno a questa operazione, che si inserisce in un ampio riassetto generale del capitalismo italiano e in un contesto economico internazionale estremamente mutevole, si sono registrati giudizi contrapposti sull’operazione, che viene considerata da Mediobanca un’operazione aggressiva e ostile» dichiara un comunicato ufficiale della Federazione, affiliata alla Fabi dei bancari italiani. (Milano Finanza)

Così il presidente di Unipol, Carlo Cimbri, in conferenza stampa. Su cosa fare nell'offerta in corso "lo valuteremo come tutti gli investitori finanziari quando l'Ops sarà sul mercato", sottolinea. (Adnkronos)

ROMA – È una bocciatura netta quella della società di consulenza Iss (Institutional Shareholder Services) nei confronti dell’operazione di Mps su Mediobanca. Il proxy advisor invita gli azionisti di Monte dei Paschi, in vista dell’assemblea dei soci del prossimo 17 aprile, a votare contro l’aumento di capitale a servizio dell’offerta pubblica di scambio su Piazzetta Cuccia. (la Repubblica)