La radio italiana compie 100 anni. Storia di un formidabile strumento di comunicazione che è molto più simile a Internet di quanto pensiamo

La radio italiana, che allora si chiamava Uri (in seguito diventerà Eiar e poi Rai), inizia le sue trasmissioni la sera del 6 ottobre 1924 con le note dell'inno fascista «Giovinezza» e con il famoso annuncio di Maria Luisa Boncompagni: «Unione Radiofonica Italiana, Stazione di Roma 1-RO, trasmissione del concerto inaugurale». Così vuole la tradizione: la data è giusta, le ore sono le 21 ed è anche vero che Boncompagni era l’annunciatrice ufficiale ma, per l’occasione non c’era lei: la voce è della musicista Ines Viviani Donarelli che subito dopo esegue Haydn dal quartetto opera 7 primo e secondo tempo. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Leggi tutta la notizia Ieri gli anni di Radio Firenze, dai programmi giornalistici durante la... (Virgilio)

Le Radio universitarie insieme per festeggiare i cent’anni della radio italiana. Ascolta la diretta domenica 6 ottobre a partire dalle ore 9 sul circuito delle Radio RadUni Le radio universitarie del circuito RadUni raccontano in diretta il 6 ottobre il passato e il futuro del mezzo che ha unito l’Italia (Cronache Nuoresi)

La prima voce ad andare in onda è quella di Maria Luisa Boncompagni. Questo l’annuncio, liberato nell’etere alle 21: “Unione Radiofonica Italiana, stazione di Roma Uno, trasmissione del concerto inaugurale”. (Radio Monte Carlo)

I 100 anni della radio con il Cubo Brionvega della sabina Smia

Il servizio pubblico compie cento anni, a celebrare questo traguardo sarà Carlo Conti, in prima serata su Rai 1, a partire dalle 21.30, domenica 6 ottobre. “Cento” con Carlo Conti: L’annuncio di benvenuto della prima trasmissione radiofonica italiana infatti venne diffuso alle ore 21 del 6 ottobre 1924 (Recensiamo Musica)

Fa un secolo oggi la radio, il mezzo che, nelle parole di ieri dal Presidente Sergio Mattarella, è stato «un pilastro nella costruzione civile e democratica del nostro Paese, diffondendo il pluralismo, promuovendo il dialogo e la partecipazione, trasmettendo alfabetizzazione e cultura». (la Repubblica)

A forgiarle, in quel di Osteria Nuova, ci pensano le mani esperte della Smia, azienda di pura eccellenza artigianale nella lavorazione del plexiglass. Il tavolo di “Porta a Porta”, la scenografia del Festival di Sanremo, quelle dei telegiornali nazionali, quella di “Tale e quale Show o dei David di Donatello? Arrivano dalle nostre zone. (ilmessaggero.it)