A ROMA "ORTOFRUTTA A PESO D'ORO": AUMENTI FINO AL 230%

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Corriere Ortofrutticolo ECONOMIA

Tuttavia, non ci sono solo aumenti: cavolfiore, broccolo e zucca segnano un calo del prezzo, mentre il resto rimane stabile.

All’aumento dei prezzi dei beni essenziali si legano infatti i rincari di ristoranti, negozi, attività per il tempo libero, tendenze catturate come sempre dagli ultimi dati registrati sull’inflazione.

Significativo è anche l’aumento delle bollette energetiche, che incidono in modo significativo sui costi delle aziende così come delle attività commerciali

Sono cresciuti di poco anche ananas e pinoli, mentre i finocchi hanno compiuto addirittura un balzo del +230%. (Corriere Ortofrutticolo)

Ne parlano anche altre testate

I rincari energetici sono stati un duro colpo per il settore. «Sulla difficile situazione dal punto di vista produttivo si sono abbattuti i rincari energetici – sottolinea la Coldiretti – che hanno colpito l’intera filiera agroalimentare, dai campi all’industria di trasformazione fino alla conservazione e alla distribuzione (Italia a Tavola)

La produzione di pere nel 2021 – sottolinea la Coldiretti – si è attestata a 276 milioni di chili contro i 770 milioni di chili di cinque anni fa, con una riduzione del 64%. on un aumento record dei prezzi del 29,6% sono le pere a far registrare di gran lunga il maggior aumento dei prezzi al dettaglio tra i prodotti agroalimentari. (Il Tabloid)

“Sulla difficile situazione dal punto di vista produttivo si sono abbattuti i rincari energetici – sottolinea la Coldiretti – che hanno colpito l’intera filiera agroalimentare, dai campi all’industria di trasformazione fino alla conservazione e alla distribuzione”. (Myfruit.it)

Con un aumento record dei prezzi del 29,6% sono le pere a far registrare di gran lunga il maggior aumento dei prezzi al dettaglio tra i prodotti agroalimentari. (CorriereRomagna)

Sulla difficile situazione dal punto di vista produttivo si sono abbattuti i rincari energetici – sottolinea la Coldiretti – che hanno colpito l’intera filiera agroalimentare, dai campi all’industria di trasformazione fino alla conservazione e alla distribuzione Il crollo del raccolto al minimo storico – continua la Coldiretti – è avvenuto per effetto dell’andamento climatico sfavorevole come le gelate primaverili che hanno messo a dura prova le coltivazioni e per gli attacchi di agenti patogeni e parassiti alieni, come la cimice asiatica. (agenzia giornalistica opinione)

L’aumento dei costi – continua la Coldiretti– riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per ortaggi e fiori che molti sono stati stati a spegnere mettendo a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche del florovivaismo nazionale come tra gli altri il ciclamino, il lilium o il ranuncolo (il Fatto Nisseno)