Violento attacco aereo israeliano a Beirut. Distrutti 6 edifici di Hezbollah, ignota la sorte di Nasrallah

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Pagine Esteri ESTERI

Twitter WhatsApp Facebook LinkedIn Email Print della redazione AGGIORNAMENTI Ore 20 La coordinatrice speciale delle Nazioni Unite per il Libano ha scritto in un post su X che la città d Beirut sta ancora tremando di paura e di panico. Fa presente anche che i massicci attacchi israeliani hanno colpito un’area densamente popolata. Deeply alarmed and profoundly worried about the potential civilian impact of tonight’s massive strikes on Beirut’s densely populated southern suburbs. (Pagine Esteri)

Se ne è parlato anche su altre testate

Una prospettiva da incubo destinata a realizzarsi sotto gli occhi di un'America condannata all'impotenza da un Joe Biden a mezzo servizio privo, fino alla seconda metà di gennaio, di un valido sostituto. (il Giornale)

Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah morto nel raid di Israele su Beirut era nato il 31 agosto 1960 in una modesta famiglia di nove figli a Beirut. La sua famiglia proveniva dal villaggio di Bazouriyé, nel sud del Libano (Tiscali Notizie)

Tuttavia, è stato lo stesso Conte a convincerlo a restare al Napoli, bloccando così la sua partenza. Mauro Sandreani, collaboratore di fiducia di Conte da anni, era vicino a trasferirsi in Arabia Saudita dopo aver ricevuto una proposta importante. (Napolipiu.com)

Israele, Stefanini: «Rischioso entrare in Libano. Ma Teheran si opporrebbe al negoziato con Tel Aviv»

Ecco un elenco di alcune operazioni contro i leader e i comandanti di Hezbollah e Hamas attribuite a Israele (non di tutti i leader sono disponibili le foto). I leader uccisi di Hezbollah IBRAHIM QUBAISI, 24 settembre. (Il Sole 24 ORE)

– Sono sotto shock in Cisgiordania per la morte di Hassan Nasrallah. (La Stampa)

«L’eliminazione di leader importanti e scenografici come Nasrallah cambia la guerra, ma la decapitazione del Partito di Dio non cambia la strategia di Israele espressa da Netanyahu all’Onu: degradare le capacità di Hezbollah perché non rappresenti più una minaccia militare». (ilmessaggero.it)