Mattia detto "Desmo" morto sulla pista Ntc. Il suo post su Fb: «Ho realizzato un sogno»

Difficile raccontare di Mattia Ottaviano, tanto più parlare di lui al passato, un bravo ragazzo, un marito esemplare, un figlio devoto alla sua famiglia, un amico prezioso e leale. Un ragazzo cresciuto con sani principi e un grande lavoratore, molto competente nel suo mestiere, in grado di conoscere ogni minima parte di un motore. Fin da bambino la sua vita è stata caratterizzata soprattutto dalla passione per i motori al punto che si faceva chiamare “desmo” perché desmosedici era un modello della Ducati (quotidianodipuglia.it)

Ne parlano anche altri media

LECCE – Un’ora di sciopero per turno, con presidio davanti ai cancelli della Nardò Technical Center. Stamattina il giovane collaudatore di Tuglie, per cause ancora in corso di accertamento, a bordo di una motocicletta è entrato in collisione con un’auto durante il collaudo dei mezzi sulla pista Nardò Technical Center, il centro prove Sud Italia di Porsche gestito da Porsche Engineering dove lavorano circa 300 persone (un terzo delle quali dipendente di aziende appaltatrici). (Corriere Salentino)

Come atto dovuto in vista dell'autopsia, c’è un indagato per la morte del driver salentino Mattia Ottaviano, 36 anni di Tuglie, alla guida di una Ducati Panigale in fase di collaudo, a seguito del drammatico incidente stradale, avvenuto sulla pista del centro prove della Porsche a Nardò. (Leccenews24)

Mattia Ottaviano, 36 anni, di Tuglie, in Salento, è morto stamattina sulla pista di collaudo della Nardò Technical Center, il centro prove di proprietà Porsche gestito da Porsche Engineering. L'impatto tra la potente moto Ducati Panigale che guidava e una Porsche Panamera non gli ha lasciato scampo. (leggo.it)

Si chiariscono i contorni della tragedia che ieri, 21 febbraio 2024, ha colpito il Nardò Technical Center, circuito e centro prove situato in provincia di Lecce, dal 2012 proprietà di Porsche. (inSella)

Il driver era a bordo di una moto Ducati Panigale quando ha impattato contro una Porsche Panamera, condotta da un altro collaudatore uscito illeso dall’incidente. (Il Gallo)

Il suo stipendio mensile era di 1.400 euro, con un contratto nel settore del terziario. Per un lavoro che a Mattia Ottaviano è costato la vita. Dopo la tragedia sulla pista di Nardò, Cgil proclama lo sciopero e chiede che Porsche “garantisca salute e sicurezza nei propri siti produttivi e abbandoni la logica degli appalti”. (La Repubblica)