Milano città senza fumo, al via la crociata salutista
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MILANO — Milano diventa smoke free. Dal primo gennaio scatta il divieto di fumo all’aperto in tutte le aree pubbliche della città. Chi vorrà accendersi una sigaretta per strada o fuori da un locale potrà farlo solo lontano dagli altri: 10 metri è la distanza stabilita dal Comune nel suo “Regolamento per la qualità dell’aria”. Chi trasgredisce si becca da 40 a 240 euro di multa. L’eccezione è pe… (La Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
Per il segretario generale di Confcommercio Milano, Marco Barbieri il divieto di fumo anche all'aperto, anche nei dehors che scatta dal primo gennaio pin città non è un provvedimento serio. Quello contro il fumo all'aperto è un provvedimento che sembra richiamare, per impostazione, quello della chiusura delle porte dei negozi, una battaglia ideologica superata dall'evidenza dei dati». (il Giornale)
Volevo smettere di fumare ma Sa la mi ha fatto cambiare idea. Dal 1° gennaio quindi continuerò a farlo, infischiandomene del divieto che entrerà in vigore. E spero che prevalga la tolleranza da parte dei non tabagisti. (Liberoquotidiano.it)
Il direttore editoriale de "Il Giornale" e fumatore accanito, non le manda a dire al sindaco di Milano Beppe Sala, che ha introdotto nuove restrizioni al fumo in città che saranno in vigore dal 1° gennaio 2025 (Il Fatto Quotidiano)
Intervistato sul Corriere della Sera sul divieto di fumo a Milano, Vittorio Feltri non delude. L’intervista non è casuale, lui è un fumatore. (Secolo d'Italia)
Prosegue l’impegno del Comune di Milano per la tutela della qualità dell’aria e la salvaguardia della salute dei suoi cittadini e delle sue cittadine. (varesenews.it)
L’argomento “divieti” è sempre fortemente divisivo. Purtroppo, oltre al fatto che io credo che lo Stato dovrebbe spingere, anzi aiutare, i cittadini il più possibile ad adottare comportamenti salubri, per la loro salute e anche la loro felicità – cosa che lo Stato italiano fa pochissimo, basti guardare ai soldi spesi nella prevenzione – nel caso in questione, quello del divieto di fumo all’aperto a Milano, il punto è anche un altro: fumare in spazi pubblici, anche se esterni, fa male non solo a chi fuma ma anche a chi gli sta vicino. (Il Fatto Quotidiano)