Caso Chico Forti e richiesta di aiuto ai clan, il testimone ha paura di ritorsioni nel carcere di Verona

Quello scottante dialogo nel carcere di Verona tra Chico Forti e il detenuto con presunti «agganci» ‘ndranghetisti? Sarebbe effettivamente avvenuto, «ma non negli stessi termini in cui viene ricostruito in queste ore sui mass media». Di più non si sbottona, anche perché confida di avere paura. Non si aspettava che un’indagine a lui descritta «della massima riservatezza e coperta dal segreto istruttorio» venisse sbandierata dopo sole 48 ore agli organi di stampa. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Non usa mezzi termini la scrittrice e giornalista Selvaggia Lucarelli, nell’intervista rilasciata a La Stampa, per commentare la notizia secondo cui l’imprenditore trentino avrebbe chiesto a un suo compagno di carcere di contattare qualche ‘ndranghetista per mettere a tacere lei e il giornalista Marco Travaglio. (Corriere del Trentino)

LEGGI – Chico Forti, FdI: “Se vero, è grave”. Ma Meloni resta in silenzio “La solita pagliacciata architettata dai soliti stronzi che non vedevano l’ora di buttare altro fango su questa persona…”. (Il Fatto Quotidiano)

La Procura ha aperto un fascicolo (contro ignoti) per indagare su quanto riferito da un operatore del carcere, secondo cui Forti gli avrebbe chiesto di contattare uno ‘ndranghetista per mettere a tacere il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e una terza persona. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I 6 punti oscuri nel nuovo caso su Chico Forti

Mentre l’opinionista del Fatto Quotidiano ha detto che quello di mandare sicari contro qualcuno è «il modus operandi» dell’uomo condannato per omicidio negli Stati Uniti. Forti, secondo la ricostruzione di un detenuto del carcere di Montorio a Verona, era arrabbiato con Lucarelli per la frase sul «ritorno da re» in Italia di Lucarelli. (Open)

La presidente della Commissione parlamentare antimafia a margine della festa di FdI a Roma (LAPRESSE)

1)Mettere a tacere Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli per ora non è un reato, come dimostra che il fascicolo sulle presunte richieste di silenziarli (il detenuto Chico Forti le avrebbe rivolte a un altro detenuto) è stato relegato a cosiddetto modello 45, a cui, nel 99 per cento dei casi, si ricorre nel caso di denunce di pazzi con manie di persecuzione: dopodiché, decorsi sei mesi, il fascicolo viene archiviato senza neppure passare dal gip, perché il pm appunto pensa che non esista notizia di reato. (il Giornale)