Unione degli studenti: “Domani in piazza per perché la scuola sia davvero inclusiva e libera dalle logiche di sfruttamento”

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Domani, 15 novembre, migliaia di studenti scenderanno in piazza in tutto il Paese per lo sciopero nazionale organizzato dall'Unione degli Studenti. Sotto lo slogan “Vogliamo Potere”. In una nota la delegazione spezzina dell'Uds spiega: "Gli studenti chiedono una scuola che sia davvero inclusiva, libera da logiche di sfruttamento e subordinazione al mondo del lavoro e della guerra, e in grado di rispondere ai bisogni di chi la vive. (CittaDellaSpezia)

La notizia riportata su altri giornali

Domani, la Rete degli Studenti Medi di Belluno ha lanciato una piazza con lo slogan ‘Per una scuola diversa’, per ribadire che la loro generazione è contro il modello di scuola portato avanti da questo governo: dall’idea sbagliata di ‘scuola del merito’, allo scarso interesse per la salute mentale, all’edilizia fatiscente, al caro scuola e i tagli all’istruzione, alle riforme di Valditara, allo scarso interesse per un’educazione sessuoaffettiva e per la carriera alias: contro un’idea di scuola sbagliata e che non tutela gli studenti. (Radio Più)

Il corteo partirà da piazza Gramsci alle 9.30 e raggiungerà gli uffici regionali di viale Trento, in concomitanza con le altre manifestazioni organizzate in tutta Italia per lo sciopero nazionale dell'Unione degli Studenti, sotto lo slogan “Vogliamo Potere”. (YouTG.net)

Il sindacato si ribella alla mancata risposta dello Stato italiano sull'abuso dei contratti a termine, 25 anni dopo la direttiva europea 70/99 che chiede ai Paesi membri di assumere i precari dopo 36 mesi di supplenze . (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Scuola, domani sciopero Anief: “Stop alla precarietà”

Attiva la lettura vocale Venerdì 15 novembre gli studenti scenderanno in piazza anche a Bari per aderire allo sciopero nazionale studentesco. In città saranno organizzati due cortei: uno... (Virgilio)

Marcello Pacifico, presidente Anief, ha spiegato le ragioni della mobilitazione, denunciando “l’alto tasso di precarietà, l’abuso dei contratti a termine e la discriminazione tra personale di ruolo e precario”. (Orizzonte Scuola)

Il sindacato si ribella alla mancata risposta dello Stato italiano sull'abuso dei contratti a termine, 25 anni dopo la direttiva europea 70/99 che chiede ai Paesi membri di assumere i precari dopo 36 mesi di supplenze. (Il Sole 24 ORE)