Vele di Scampia a Napoli, cos'erano, cosa rappresentavano e il piano per riqualificarle

Approfondimenti:
PNRR Ponte sullo Stretto

Sette in tutto, sono state costruite tra il 1962 e il 1975 su un progetto dell'architetto Franz Di Salvo. Con il trascorrere del tempo però si sono trasformate in luogo di degrado e malavita. Da qui l’idea di rilanciare il quartiere con l'abbattimento di gran parte delle Vele e la riqualificazione di altre. In questi luoghi sono state girate le celebri scene del film “Gomorra”, del regista Matteo Garrone, ma anche della fortunata serie tv oltre che del film “Ammore e malavita” dei Manetti Bros "È una tragedia che è sotto gli occhi di tutti, il degrado è sotto gli occhi di tutti, si sta lavorando perché ci sia il superamento di questo degrado". (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altri media

Un “boato tremendo”, intorno alle 23 di lunedì, e poi il crollo alla Vela Celeste 2. Il bilancio, che resta provvisorio, è di due morti e 13 feriti, … (Il Fatto Quotidiano)

Il cedimento di un ballatoio di collegamento nella Vela Celeste nel quartiere di Scampia, a Napoli, ha causato due morti e 13 feriti. Il prefetto di Napoli Michele di Bari ha attivato il centro coordinamento soccorsi e ha effettuato un sopralluogo. (La Nuova Sardegna)

Nella notte tra lunedì 22 e martedì 23 luglio a Scampia, quartiere di Napoli, un ballatoio della Vela Celeste è crollato. Al momento, ci sono due morti e 13 feriti, tra cui 7 bambini, alcuni in gravissime condizioni. (Virgilio Notizie)

IL VIDEO. Crollo Scampia, i residenti: dovevano verificare prima di fare lavori

In realtà giunti sul posto hanno trovato dei ballatoi metallici crollati, le cause sono ancora in fase di accertamento, 15 le persone coinvolte nel crollo, di cui due sono decedute". Lo ha riferito il comandante dei vigili del fuoco di Napoli Michele Mazzaro. (il Dolomiti)

Crollo a Scampia, Mazzaro (Vigili del Fuoco Napoli): "Quindici persone coinvolte, di cui 2 decedute" 23 luglio 2024 (Il Sole 24 ORE)

Napoli, 23 lug. "In un attimo è crollato tutto, un boato fortissimo, peggio di un terremoto". (il Dolomiti)