Bpm, l'ora della verità sullo sconto danese. E Unicredit vede già profitti a 12,8 miliardi

Questa settimana potrebbe essere, finalmente, quella del verdetto decisivo. La Banca centrale europea, infatti, scioglierà le riserve sul riconoscimento del Danish compromise, ovvero l'agevolazione sugli accantonamenti di capitale per le banche che controllano assicurazioni, al Banco Bpm nell'ambito dell'Opa su Anima. Un pronunciamento che ha richiesto il parere dell'autorità bancaria europea (Eba) e interessa da vicino anche Unicredit, istituto che sta cercando di acquisire Banco Bpm per mezzo di un'Ops lanciata lo scorso novembre. (il Giornale)
La notizia riportata su altri media
“Se saremo convinti che c’è più valore non abbiamo mai escluso di poter rilanciare l’Ops su Banco Bpm”, ma da quando l’operazione è stata annunciata “quello che è successo è uno sviluppo negativo, non positivo”. (FIRSTonline)
E' quanto riferisce una nota, in cui si precisa che il Gruppo Caltagirone è proprietario di un pacchetto azionario pari al 5,84% del capitale sociale della società del risparmio gestito. Banco Bpm poteva già contare su una quota del 43% circa, comprese le partecipazioni di Poste Italiane e Fsi. (ilmessaggero.it)
“Abbiamo sempre detto che noi facciamo le cose se creano valore e non abbiamo mai escluso un rilancio” ha detto l’ad Andrea Orcel alla Morgan Stanley European Financial Conference 2025 di Londra, aggiungendo che la decisione dipenderà da una serie di fattori, tra i quali l’Opa dello stesso Banco Bpm su Anima, il Danish Compromise, su cui la banca guidata da Giuseppe Castagna attende il disco verde della Bce, e i risultati del primo trimestre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Secondo quanto riportato da Luca Davi per Il Sole24Ore, le strategie di crescita di UniCredit si starebbero muovendo su binari a differenti velocità. Sul fronte Commerzbank si muove tutto lentamente, mentre dal punto di vista di BancoBPM le cose procedono più spedite. (SoldiOnline.it)
Il gruppo Caltagirone ha deciso di aderire all'Opa di Banco Bpm Vita sulle azioni ordinarie di Anima Holding. Intanto l'amministratore delegato di Bpm Giuseppe Castagna è stato ricevuto a Palazzo Chigi, dove si è intrattenuto poco meno di un'ora. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
La banca guidata da Giuseppe Castagna (in foto) parte da un pacchetto di azioni della casa di gestioni pari al 22%, cui si aggiungerebbero - secondo le dichiarazioni delle ultime settimane - l'11,7% di Poste Italiane, il 9,6% di FSI e l'1,5% del top management di Anima, per un totale del 44,8% delle quote. (Advisoronline)