Il Gruppo Caltagirone ha deciso di aderire all’Opa di Banco Bpm Vita sulle azioni ordinarie di Anima Holding consentendo all’offerente di centrare l’obiettivo. E' quanto riferisce una nota, in cui si precisa che il Gruppo Caltagirone è proprietario di un pacchetto azionario pari al 5,84% del capitale sociale della società del risparmio gestito. Banco Bpm poteva già contare su una quota del 43% circa, comprese le partecipazioni di Poste Italiane e Fsi.
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Ascolta la versione audio dell'articolo 3' di lettura Mentre il ceo di BancoBpm si muove e incontra il Governo, piazza Meda taglia il traguardo del 50% delle adesioni e mette al sicuro l’Opa su Anima Holding. La banca milanese ha ricevuto il riscontro positivo da parte di Francesco Gaetano Caltagirone, che ha deciso di cedere il pacchetto pari al 5,8% della società di gestione del risparmio. Grazie alla quota iniziale del 22,8% detenuta da BancoBpm e agli impegni da parte di altri investitori…
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Il gruppo Caltagirone ha deciso di aderire all'Opa di Banco Bpm Vita sulle azioni ordinarie di Anima Holding. Lo comunica, con una nota, ricordando che il gruppo Caltagirone è proprietario di un pacchetto azionario pari al 5,84% del capitale sociale di Anima Holding. Intanto l'amministratore delegato di Bpm Giuseppe Castagna è stato ricevuto a Palazzo Chigi, dove si è intrattenuto poco meno di un'ora.
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Il gruppo Caltagirone ha deciso di aderire all' OPA di Banco BPM Vita sulle azioni ordinarie di Anima Holding. Lo si apprende da una nota.Il gruppo Caltagirone è proprietario di un pacchetto azionario pari al 5,84% del capitale sociale di Anima Holding.
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Anima Banco BPM Nell'ambito dell'offerta pubblica di acquisto ( OPA ) volontaria totalitaria sulle azioni di, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, da, risulta che oggi 24 marzo 2025 sono state presentate 627.8704 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 11.813.560, pari al 4,66% delle azioni oggetto dell'offerta.L'offerta è iniziata il 17 marzo 2025 e terminerà il 4 aprile 2025.
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Anima: il Gruppo Caltagirone aderisce all'Opa con il suo 5,84% Superata soglia minima efficacia Offerta, pari al 45% (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 24 mar - Il Gruppo Caltagirone ha deciso di aderire all'Opa di Banco Bpm Vita sulle azioni ordinarie di Anima Holding. E' quanto riferisce una nota, in cui si precisa che il Gruppo Caltagirone e' proprietario di un pacchetto azionario pari al 5,84% del capitale sociale della societa'.
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Partita lunedì 17 marzo, l’opa di Banco Bpm raccoglie già oltre il 50% del capitale. Dopo le adesioni di Poste, Fsi e della prima linea dei manager capitanata da Alessandro Melzi d’Eril, Piazza Meda, che ha in portafoglio il 22% di Anima, raccoglie la disponibilità del gruppo Caltagirone a consegnare le proprie quote. La banca guidata da Giuseppe Castagna - che è in attesa del giudizio della Vigilanza della Bce sul Danish Compromise - ha alzato l’offerta a 7 euro.
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Il nodo dello sconto danese, uno dei tanti tasselli del risiko, potrebbe essere risolto nei prossimi giorni. Lo confermano all'Adnkronos fonti a conoscenza del dossier: questa settimana la Banca centrale europea potrebbe sciogliere le riserve sul riconoscimento del Danish compromise a Banco Bpm nel contesto dell'offerta pubblica di acquisto su Anima. La banca, guidata da Giuseppe Castagna, è fiduciosa nella sua applicabilità, basandosi sulle attuali disposizioni normative.
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Il gioco dell’Opa, ufficialmente partito lunedì 17 marzo a Piazza Affari con l’offerta da 1,78 miliardi di Banco Bpm su Anima, è anche un gioco di strategia e di rilanci, effettivi o solo sperati dal mercato e dagli azionisti. Il gruppo milanese guidato da Giuseppe Castagna, a seguito di un ritocco al rialzo del prezzo da 6,20 a 7 euro, si prepara a mettere le mani sulla società del risparmio ges…
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Questa settimana potrebbe essere, finalmente, quella del verdetto decisivo. La Banca centrale europea, infatti, scioglierà le riserve sul riconoscimento del Danish compromise, ovvero l'agevolazione sugli accantonamenti di capitale per le banche che controllano assicurazioni, al Banco Bpm nell'ambito dell'Opa su Anima. Un pronunciamento che ha richiesto il parere dell'autorità bancaria europea (Eba) e interessa da vicino anche Unicredit, istituto che sta…
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MILANO – Lo sconto danese sul capitale, il cosiddetto Danish compromise, resta tra le questioni al centro delle due offerte, di Banco Bpm su Anima e di Unicredit sullo stesso Banco Bpm. In un nuovo documento integrativo, richiesto dalla Consob e pubblicato in vista dell'assemblea straordinaria dei soci del 27 marzo, la banca guidata da Andrea Orcel elenca i possibili impatti dell'acquisizione del…
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Anima Banco BPM Nell'ambito dell'offerta pubblica di acquisto ( OPA ) volontaria totalitaria sulle azioni di, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, da, risulta che oggi 21 marzo 2025 sono state presentate 464.744 richieste di adesione.Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 11.185.690, pari al 4,41% delle azioni oggetto dell'offerta.L'offerta è iniziata il 17 marzo 2025 e terminerà il 4 aprile 2025.
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Con riferimento all’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulla totalità delle azioni ordinarie di BancoBPM da parte di UniCredit, l'istituto ha comunicato di aver ricevuto dalla Banca Centrale d’Irlanda il nulla osta per l’acquisizione di una partecipazione indiretta di controllo in BBPM LIFE. BBPM LIFE è una compagnia di assicurazioni sulla vita di diritto irlandese e fa parte del gruppo assicurativo BancoBPM Vita.
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La finanza non dorme mai, e i banchieri che ne governano le sorti sanno bene che ogni mossa va ponderata con la freddezza del giocatore di scacchi. In questo contesto si inserisce il complesso risiko bancario che sta infiammando il panorama finanziario italiano ed europeo, con UniCredit, Banco Bpm, Mediobanca, Mps e Commerzbank al centro di un intricato intreccio di offerte pubbliche di scambio…
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Secondo quanto riportato da Luca Davi per Il Sole24Ore, le strategie di crescita di UniCredit si starebbero muovendo su binari a differenti velocità. Sul fronte Commerzbank si muove tutto lentamente, mentre dal punto di vista di BancoBPM le cose procedono più spedite. Nel frattempo dalla BCE potrebbe arrivare "presto" una risposta a BancoBPM sul tema del Danish Compromise, su cui fino ad oggi è mancato un riscontro chiarificatore da parte di…
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Continua la partita a scacchi di Andrea Orcel sulle grandi manovre bancarie. «Se saremo convinti che c’è più valore potremo rilanciare» l’Ops su Banco Bpm, ma da quando l’operazione è stata annunciata «quello che è successo è uno sviluppo negativo, non positivo». Ieri il rapporto di cambio fissato prezzava Bpm 9,62 euro contro un valore di Borsa di 10,22 euro con uno sconto di 910 milioni. Ieri l’ad di UniCredit ha partecipato alla Morgan Stanley European financials conference 2025.
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– Unicredit resta in modalità stand-by. Apre a un rilancio su Banco Bpm, ma preferisce attendere in prossimità della chiusura dell’Ops per prendere una decisione. E anche Commerzbank può aspettare. “Abbiamo sempre detto che noi facciamo le cose se creano valore e non abbiamo mai escluso un rilancio” ha detto l’ad Andrea Orcel alla Morgan Stanley European Financial Conference 2025 di Londra, aggiungendo che la decisione dipenderà da una serie di fattori, tra i quali l’Opa dello stesso Banco…
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Il riferimento è al rilancio e alla partenza dell’Opa di Banco Bpm su Anima senza il responso della Bce sul Danish Compromise. Orcel: “A fine operazione decideremo cosa fare”. E su Commerz: “Ora la pazienza è la cosa più importante” “Se saremo convinti che c’è più valore non abbiamo mai escluso di poter rilanciare l’Ops su Banco Bpm”, ma da quando l’operazione è stata annunciata “quello che è successo è uno sviluppo negativo, non positivo”.
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Il ceo di Unicredit Andrea Orcel frena sul dossier Banco Bpm parlando agli investitori nel corso della Morgan Stanley European Financials Conference in corso a Londra. L’ops sul Banco Orcel ha usato toni cauti nel rispondere alle domande: «non abbiamo escluso di aumentare l'offerta su Banco Bpm» se ci fosse più valore, ha esordito sottolineando però che «gli sviluppi sono negativi. Allo stesso modo in cui non facciamo…
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ROMA – Sul risiko bancario italiano iniziato a fine 2024, è da Londra che in questi giorni si muovono le pedine. Il palcoscenico è quello della European financials conference organizzato da Morgan Stanley. Martedì è stato il turno di Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, l’istituto costretto a difendersi dalla Ops di Montepaschi. L’offerta pubblica di scambio, ha scandito il banchiere, “porterebbe a una diluizione a doppia cifra in…
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Entra finalmente nel vivo la prima delle operazioni dell'attuale risiko bancario italiano: da ieri è infatti aperta la finestra di adesione all'Opa lanciata da Banco BPM sulla SGR Anima. La banca guidata da Giuseppe Castagna (in foto) parte da un pacchetto di azioni della casa di gestioni pari al 22%, cui si aggiungerebbero - secondo le dichiarazioni delle ultime settimane - l'11,7% di Poste Italiane, il 9,6% di FSI e l'1,5% del top management di Anima, per un totale del 44,8% delle quote.
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