Unicredit: con acquisto Banco Bpm, "nostro capitale più penalizzato senza sconto danese su Anima"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
la Repubblica ECONOMIA

MILANO – Lo sconto danese sul capitale, il cosiddetto Danish compromise, resta tra le questioni al centro delle due offerte, di Banco Bpm su Anima e di Unicredit sullo stesso Banco Bpm. In un nuovo documento integrativo, richiesto dalla Consob e pubblicato in vista dell'assemblea straordinaria dei soci del 27 marzo, la banca guidata da Andrea Orcel elenca i possibili impatti dell'acquisizione del… (la Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Continua la partita a scacchi di Andrea Orcel sulle grandi manovre bancarie. «Se saremo convinti che c’è più valore potremo rilanciare» l’Ops su Banco Bpm, ma da quando l’operazione è stata annunciata «quello che è successo è uno sviluppo negativo, non positivo». (ilmessaggero.it)

“Abbiamo sempre detto che noi facciamo le cose se creano valore e non abbiamo mai escluso un rilancio” ha detto l’ad Andrea Orcel alla Morgan Stanley European Financial Conference 2025 di Londra, aggiungendo che la decisione dipenderà da una serie di fattori, tra i quali l’Opa dello stesso Banco Bpm su Anima, il Danish Compromise, su cui la banca guidata da Giuseppe Castagna attende il disco verde della Bce, e i risultati del primo trimestre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sul fronte Commerzbank si muove tutto lentamente, mentre dal punto di vista di BancoBPM le cose procedono più spedite. Nel frattempo dalla BCE potrebbe arrivare "presto" una risposta a BancoBPM sul tema del Danish Compromise, su cui fino ad oggi è mancato un riscontro chiarificatore da parte di Francoforte (che si è rivolta all’Eba per capire il da farsi). (SoldiOnline.it)

Il gioco dell’Opa, ufficialmente partito lunedì 17 marzo a Piazza Affari con l’offerta da 1,78 miliardi di Banco Bpm su Anima, è anche un gioco di strategia e di rilanci, effettivi o solo sperati dal mercato e dagli azionisti. (la Repubblica)

Il Gruppo Caltagirone ha deciso di aderire all’Opa promossa da Banco BPM Vita S.p.A. sulle azioni ordinarie di Anima Holding S.p.A., conferendo il proprio pacchetto azionario pari al 5,84% del capitale sociale della società; verso il delisting da €1,45 miliardi. (Il Giornale d'Italia)

“Se saremo convinti che c’è più valore non abbiamo mai escluso di poter rilanciare l’Ops su Banco Bpm”, ma da quando l’operazione è stata annunciata “quello che è successo è uno sviluppo negativo, non positivo”. (FIRSTonline)