Mattarella a Marzabotto: Qui per chinare capo davanti a tante vite spezzate da ferocia nazifascista
Mattarella a Marzabotto: Qui per chinare capo davanti a tante vite spezzate da ferocia nazifascista "Siamo qui per chinare il capo davanti alle tante vite crudelmente spezzate, per riempire con solidarietà quelle voragini che la disumana ferocia nazifascista ha aperto in questa comunità e in queste terre". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Marzabotto alla commemorazione dell'ottantesimo anniversario dell'eccidio di Monte Sole, cui partecipa insieme al presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier (L'Unione Sarda.it)
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Poco dopo è stato lo stesso account social di Montecitorio a diffondere una card di giustificazione: “Ci scusiamo per l’inadeguata sintesi”, si legge, “che non corrisponde al sentimento reale che si voleva trasmettere, come dimostra anche il richiamo, nello stesso post, agli “indici dei documenti declassificati dalla Commissione d’inchiesta sull’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti”, con relativo link, che non lascia dubbi sulla responsabilità dell’orribile massacro dei civili. (Il Fatto Quotidiano)
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BOLOGNA – Fa discutere il modo in cui la Camera dei Deputati racconta la strage di Marzabotto. (La Repubblica)
‘Ci scusiamo per l’inadeguata sintesi, utilizzata nel post X relativo all’anniversario dell’eccidio nazifascista di Marzabotto, che non corrisponde al sentimento reale che si voleva trasmettere’, si legge in un apposito tweet legato al primo. (il Resto del Carlino)
«La solidarietà di Bari ai martiri di Marzabotto» è il titolo di un trafiletto che appare il 30 settembre 1980 su «La Gazzetta del Mezzogiorno». (La Gazzetta del Mezzogiorno)
«Mi inchino dinnanzi ai morti. A nome del mio Paese, oggi vi chiedo perdono», ha detto Steinmeier, spezzando un silenzio che ancora, a distanza di ottant’anni, brucia sulla pelle dei familiari delle vittime. (L'Eco di Bergamo)