Montecitorio si scusa per il tweet su Marzabotto

- Arrivano le scuse di Montecitorio per il tweet sulla strage di Monte Sole che ieri aveva scatenato la reazione dei social. "Ci scusiamo per l’inadeguata sintesi, utilizzata nel post X relativo all’anniversario dell’eccidio nazifascista di Marzabotto, che non corrisponde al sentimento reale che si voleva trasmettere", si legge in un apposito tweet legato al primo. "Lo dimostra – prosegue lo scritto, pubblicato sempre sul social X – il richiamo agli indici dei documenti declassificati dalla Commissione d’inchiesta sull’occultamento dei fascicoli relativi ai crimini nazifascisti, che non lascia dubbi sulle responsabilità dell’orribile massacro". La Camera si scusa dopo il post su Marzabotto: "Sintesi inadeguata che non corrisponde al sentimento". Dopo le polemiche, sono arrivate le scuse dello stesso profilo X della Camera per il post dove si parlava di "1.800 civili" che a Marzabotto "restano uccisi" il 29 settembre del 1944. A contestare l’uso delle parole era stato il deputato Pd Andrea De Maria: "Furono trucidati da truppe naziste guidate da fascisti complici". Poco dopo è stato lo stesso account social di Montecitorio a diffondere una card di giustificazione: "Ci scusiamo per l’inadeguata sintesi", si legge, "che non corrisponde al sentimento reale che si voleva trasmettere, come dimostra anche il richiamo, nello stesso post, agli "indici dei documenti declassificati dalla Commissione d’inchiesta sull’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti", con relativo link, che non lascia dubbi sulla responsabilità dell’orribile massacro dei civili. Marzabotto, tweet choc: "Civili restano uccisi". La rivolta: "No, trucidati" – Il "#29settembre 1944, ottant’anni fa: a #Marzabotto 1.800 civili restano uccisi in un rastrellamento tedesco". Questo incipit, abbastanza irrituale nella scelta delle parole, ha fatto infuriare parecchie persone. L’irritualità è soprattutto nell’autore del post, la Camera dei Deputati, che due giorni fa alle otto di mattina ha pubblicato questo post che peraltro rimandava al link degli "indici dei documenti declassificati dalla Commissione d’inchiesta sull’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti". Strage Marzabotto, Mattarella e Steinmeier incontrano sopravvissuti e parenti delle vittime. Era l'incontro più atteso ed è finito con un abbraccio quello tra i sopravvissuti alla strage di Marzabotto e i due presidenti della Repubblica, Sergio Mattarella e l'omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier. "Grazie per essere venuti qui oggi e per aver onorato i nostri cari che non ci sono più", ha detto Anna Rosa Nannetti portando ai due i saluti della delegazione. "Grazie per la vostra generosità e accoglienza", ha risposto Steinmeier.

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