Marzabotto, l’inchino alle vittime ci riguarda

Marzabotto, l’inchino alle vittime ci riguarda
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L'Eco di Bergamo INTERNO

«Mi inchino dinnanzi ai morti. A nome del mio Paese, oggi vi chiedo perdono», ha detto Steinmeier, spezzando un silenzio che ancora, a distanza di ottant’anni, brucia sulla pelle dei familiari delle vittime. È una scena che dovrebbe appartenere anche a noi italiani. Ma non tutti se ne ricordano. Per fortuna a tenere alto il valore della dignità è il nostro presidente Mattarella. «Siamo qui - ha affermato il Capo dello Stato - per chinare insieme il capo davanti a tante vite crudelmente spezzate» «Siamo qui - ha affermato il Capo dello Stato - per chinare insieme il capo davanti a tante vite crudelmente spezzate, per riempire con i sentimenti più intensi di solidarietà quelle voragini che la disumana ferocia nazifascista ha aperto in queste terre, in queste comunità. (L'Eco di Bergamo)

La notizia riportata su altre testate

Il libro che esce in edicola con il «Corriere» martedì primo ottobre ha una sorta di doppio titolo, Monte Sole Marzabotto. Il memoriale della strage nel parco storico di Monte Sole (Bologna) (Corriere della Sera)

Oggi sono qui davanti a voi come presidente federale tedesco e provo solo dolore e vergogna. Così il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, nel suo intervento alla cerimonia per gli 80 anni della strage di Marzabotto, alla presenza tra gli altri del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. (La Provincia di Cremona e Crema)

"Siamo qui per chinare il capo davanti alle tante vite crudelmente spezzate, per riempire con solidarietà quelle voragini che la disumana ferocia nazifascista ha aperto in questa comunità e in queste terre". (L'Unione Sarda.it)

Steinmeier a Marzabotto “Provo dolore e vergogna, chiedo perdono”

È uno dei passaggi più emozionanti del discorso, in italiano, di Frank-Walter Steinmeier, a Marzabotto, in occasione della commemorazione dell'80esimo anniversario dell'eccidio di Monte Sole. Mi inchino dinnanzi ai morti e a nome del mio Paese vi chiedo perdono". (la Repubblica)

«Siamo qui oggi uniti nel dolore, ma anche in profonda amicizia. Fivizzano, Marzabotto, le Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Civitella, in tutte queste località le truppe naziste perpetrarono crimini disumani in Italia, accecate dall'odio e dal fanatismo. (LaC news24)

Mi inchino dinnanzi ai morti. ROMA (ITALPRESS) – “E’ un cammino difficile venire come presidente tedesco in questo luogo dell’orrore e parlare a voi. (Reggio TV)