I mercati europei chiudono in rialzo, a Milano rally di TIM e Saipem

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LA STAMPA Finanza ECONOMIA

Euro / Dollaro USA Oro Spread Francoforte Londra Parigi FTSE MIB FTSE Italia All-Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia Star Telecom Italia S&P Global Saipem Barclays Prysmian Iveco Campari Moltiply Group Acea D'Amico Ferragamo Piaggio BFF Bank MARR Fincantieri Tutte positive le principali Borse del Vecchio Continente. Gli investitori continuano a valutare le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che ha riconosciuto progressi nella lotta all'inflazione, pur ribadendo un approccio cauto. (LA STAMPA Finanza)

La notizia riportata su altre testate

Segno più anche per il Nasdaq (+0,14% a 18.429 punti, sotto al nuovo massimo storico di 18.512 punti). Il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,13% a 39.292 punti, mentre l’S&P500 ha guadagnato lo 0,07% a 5.577 punti, con il nuovo massimo storico di 5.591 punti. (SoldiOnline.it)

(Teleborsa) S&P-500 (Borsa Italiana)

Si preparano ad un avvio di seduta all’insegna della debolezza le Borse europee, trascinandosi la debolezza della vigilia dopo le parole del presidente della Fed Jerome Powell che, nella sua audizione semestrale alla Commissione bancaria del Senato, ha ribadito un approccio cauto sui prossimi interventi al costo del denaro. (Il Sole 24 ORE)

Le Borse di oggi, 10 luglio. La cautela di Powell non frena Wall Street. Cina, pressing per nuovi stimoli all’economia

MILANO – Powell va coi piedi di piombo sul taglio dei tassi, ricordando che molto è stato fatto dalla Fed nella battaglia all’inflazione ma servono altri dati positivi per esser completamente soddisfatti. (la Repubblica)

Le Borse europee avviano la seduta in territorio positivo. Sotto i riflettori anche le tensioni geopolitiche dopo il summit della Nato ed il confronto politico in Francia per la formazione del nuovo governo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Borse europee poco mosse in avvio di seduta, con gli investitori che restano cauti dopo le indicazioni fornite ieri dal numero uno della Fed, Jerome Powell, sui tassi per il cui taglio serviranno ulteriori progressi sul fronte dell'inflazione e i prezzi di giugno in Cina, che evidenziano il persistere di pressioni deflazionistiche sulla seconda economia mondiale. (Corriere della Sera)