Pechino propone un prezzo minimo di 30 mila euro: no di Bruxelles | Quattroruote.it

Bruxelles e Pechino trattano per trovare una soluzione alla questione dei dazi all'importazione di auto elettriche di origine cinese. Al centro delle discussioni ci sarebbe un particolare meccanismo per definire prezzi minimi di vendita, ma è proprio su questo punto che si starebbe concretizzando lo stallo tra le parti. Infatti, secondo indiscrezioni della Reuters, l'Unione Europea avrebbe respinto la proposta cinese su un prezzo minimo di vendita di 30 mila euro. (Quattroruote)

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Il contesto Negli ultimi anni, le auto elettriche sono diventate un pilastro fondamentale della transizione energetica verso una mobilità più sostenibile. Tuttavia, l'arrivo sul mercato europeo di modelli cinesi competitivi ha sollevato un dibattito acceso: dovremmo imporre dazi sulle auto elettriche importate dalla Cina per proteggere l'industria automobilistica europea? (Tom's Hardware Italia)

Nel testo che ha accompagnato la sostanziale entrata in vigore dei dazi sulle elettriche prodotte in Cina, la Commissione Europea ha confermato di essere al lavoro con la nazione asiatica per trovare soluzioni alternative ai dazi aggiuntivi. (DMove.it)

L'annuncio arriva a meno di una settimana dal voto del Consiglio Ue che ha dato il via libera alle nuove tariffe sulle auto elettriche del Dragone (Open)

La Cina ha deciso: dazi sui distillati Ue a partire dall'11 ottobre. È guerra commerciale

Pechino aveva avvertito l’Ue che avrebbe risposto con “tutte le misure necessarie” e lo sta facendo. (Nicola Porro)

La Commissione Europea e il ministero del Commercio cinese stanno continuando a trattare sui dazi per le auto elettriche costruite in Cina. Si raggiungerà un accordo? Poco tempo fa era emerso che la Cina aveva proposto una sorta di impegno da parte delle sue casa automobilistiche a vendere i veicoli nell'UE a prezzi superiori ad un certo livello minimo. (HDmotori)

Da venerdì 11 ottobre, gli importatori cinesi di acquaviti dell'Unione europea tratterranno dei depositi cauzionali basati sui dazi antidumping, annunciati a fine agosto, che si aggirano tra il 35% e il 40 per cento. (Gambero Rosso)