Un omaggio a Spinelli e al manifesto di Ventotene, tra storia e polemiche

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Roma, 25 marzo 2025 – Decine di parlamentari dell’opposizione, assieme al Movimento Europeo guidato da Piervirgilio Dastoli, si sono riuniti oggi in via Uffici del Vicario per rendere omaggio ad Altiero Spinelli, nato proprio in quell’edificio nel 1907 e oggi sede di un’ala della Camera. L’occasione, legata all’anniversario dei Trattati di Roma, ha visto un flashmob in sostegno del Manifesto di Ventotene, quel documento scritto nel 1944 – insieme a Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni – che ancora oggi divide, soprattutto dopo le recenti critiche della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

"Quello di oggi è un atto di restituzione alla storia di questo Paese", ha dichiarato Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, riferendosi a chi, a suo dire, "ha violato la memoria" del pensiero federalista europeo. Un’allusione trasparente alle parole di Meloni, che nelle aule parlamentari aveva ridimensionato l’eredità del Manifesto, suscitando reazioni accese. Dastoli, storico collaboratore di Spinelli, ha replicato senza mezzi termini: "Spinelli non si sarebbe stupito di certe affermazioni, ma avrebbe proseguito la sua battaglia".

Laura Boldrini, presente all’iniziativa, ha sottolineato come il testo vada letto nella sua interezza, senza isolare singoli passaggi. "Quel manifesto – ha ricordato – è stato scritto da antifascisti confinati da un regime che temeva le idee. Parlava di superare i nazionalismi per costruire la pace". Un monito che, a distanza di ottant’anni, sembra riemergere con forza nel dibattito politico attuale, mentre l’Europa affronta crisi che ne mettono in discussione l’unità.