Sindacati, associazioni in piazza per protestare contro il Ddl sicurezza

Sindacati, associazioni in piazza per protestare contro il Ddl sicurezza
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La Stampa INTERNO

Una famiglia che occupa in modo abusivo un appartamento, un gruppo di ambientalisti che, seduti per terra, bloccano una strada. E ancora, un picchetto di lavoratori in sciopero. Tutti loro potrebbero presto avere qualcosa in comune: rischiare almeno due anni di carcere. Da due a sette per chi occupa abusivamente una casa e da due a sei per chi, in gruppo, impedisce la circolazione su strada, ferrovia o «rallenta le attività produttive», come ha sottolineato il ministro dell’Intermo Matteo Piantedosi. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni in piazza contro il ddl Sicurezza. "E' una svolta fascista nel nostro paese, manda in carcere i lavoratori che protestano perché perdono il loro posto di lavoro. Sappiano le famiglie che per i loro figli che protestano per una scuola migliore e bloccano le strade, come tante volte ho fatto io, c'è il carcere. (Il Sole 24 ORE)

Venti nuovi reati, altre aggravanti, pene più severe. (La Stampa)

Cari Segretari Provinciali e Regionali, (SIULP Nazionale)

“La vostra repressione non ci fermerà”

«Dissentire è un diritto, manganellare è un reato». (La Stampa)

Tra queste anche la Cgil, per cui Francesca Di Bella ha commentato: «Il Ddl non porta soluzioni, non è la risposta agli attuali problemi sociali. Ieri 25 settembre i manifestanti si sono fatti sentire in corso Umberto, sotto la sede della Prefettura, dove poco dopo le 18 è iniziato il rumoreggiare di varie sigle del territorio che hanno aderito all’iniziativa. (Il Cittadino)

Proteste dentro e fuori Palazzo Madama. “Armati” di striscioni con la scritta “I manganelli sono un fallimento” e al grido di “Giustizia e libertà”, migliaia di manifestanti hanno preso parte alla mobilitazione promossa dal Cgil e Uil, invadendo prima piazza Vidoni e poi piazza Navona, le zone intorno al Senato, contro un progetto di legge che punisce, tra le altre cose, la resistenza passiva anche nelle carceri e nei centri di accoglienza per i migranti. (Collettiva.it)